Scuola, tagli sugli insegnanti
Bergamasca: 336 docenti in meno

Aumentano gli alunni ma il Governo riduce i posti degli insegnati: in Lombardia a sedersi a settembre nei banchi di scuola saranno 11.500 alunni in più rispetto all’anno scorso. A Bergamo l’incremento è di 2.121 alunni. Eppure, nella nostra provincia, ci saranno 336 docenti in meno, cioè lavoratori che nell’anno scolastico 2008/2009 hanno lavorato con un contratto a tempo determinato e che ora non se lo vedranno rinnovare. Il primo effetto sarà quello di classi più numerose. I tagli riguarderanno anche il personale Ata (amministrativo, tecnico e ausiliario): saranno 15 mila in meno in tutto il Paese, 201 in meno a Bergamo e in provincia.

Secondo i numeri forniti dall'Ufficio scolastico regionale Lombardia e dall'Ufficio scolastico provinciale di Bergamo, a essere più colpite sono le scuole medie, con un taglio di 205 docenti dallo scorso anno scolastico. Non va bene neppure alle superiori: qui i tagli sono 90 contri i 41 della scuola primaria. Infine sono 201 quelli effettuati sul personale Ata.

«Il ministro Gelmini e il Governo hanno deciso di affossare definitivamente la scuola pubblica» ha commentato, fornendo i dati dei mancati rinnovi, Tobia Sertori, segretario generale provinciale della Flc-Cgil. «Tagliano i modelli formativi e riducono il personale della scuola finendo così con l’offrire all’utenza pubblica un sistema pesantemente impoverito e però nel frattempo aumentano i finanziamenti alle scuole private e sostengono le famiglie che ne usufruiscono» conclude Sertori.

E anche quest'anno la scuola pubblica dell’infanzia dovrà sopportare il disagio delle lunghe liste d’attesa: secondo le cifre fornite dalla Flc-Cgil, quest’anno sono rimasti esclusi, senza posto, 285 bambini in città e in provincia di Bergamo, dal momento che il Ministero non ha autorizzato l’apertura di nuove sezione e scuole dell’infanzia statali.

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