Legambiente: ozono oltre il limite
Calusco supera la soglia di informazione

A Bergamo la concentrazione di ozono, con 55 giorni di aria irrespirabile, è di nuovo sopra al limite di legge. A riferirlo è Legambiente che, attraverso la campagna «Ozono ti tengo d’occhio» realizzata dall’associazione ambientalista in collaborazione con il portale www.lamiaria.it, ha monitorato l’inquinamento nelle città italiane.

In un solo mese, secondo questa ricerca, il numero dei capoluoghi che hanno superato la soglia di 120 nanogrammi al metro cubo è raddoppiato. A guidare la classifica, in pole position ci sono le città del Piemonte e della Lombardia. Bergamo, fra le 28 città che hanno superato il limite, si piazza al sesto posto con 55 giorni off-limits dietro a Novara (maglia nera con 67), Lecco (62), Mantova(60), Alessandria(57), Ferrara (57), e davanti a Brescia (53) e Matera (51). In cima alla classifica dei luoghi con la maggiore concentrazione, invece, figurano Vimercate (Monza), Trezzo sull'Adda (Milano), Calusco d'Adda (Bergamo) Meda (Monza), Busto Arsizio (Varese) e Merate (Lecco).
I parametro per la ricerca riguarda i giorni di superamento del limite per la salute umana, ossia il numero di superamenti del valore obiettivo per la protezione della salute umana di 120 nanogrammi per metro cubo, che entrerà in vigore dal 2010, calcolato come media su otto ore, da non superare per più di 25 giorni in un anno e calcolato a partire dal 1 gennaio 2009.

Inoltre, nella giornata di rilevazione effettuata dall'Arpa del 17 agosto , i dati dell'ozono risultano sotto la soglia di allarme (fissata dall'Arpa a 240 nanogrammo per metro cubo) e solo la centralina di Calusco ha segnato un dato superiore alla soglia di informazione fissata a 180 nanogrammi per metrocubo con  una rilevazione di 180 nanogrammi. È invece di 174 il valore di Osio e di 170 quello di via Goisis, a Bergamo.

Ma che cosa è l'ozono  e quando si forma? Si tratta di un gas che si forma quando i raggi del sole incocciano con i gas inquinanti emessi dalle fabbriche e dal traffico. Si tratta di un gas che può essere nocivo per la salute con gravi conseguenze sull’apparato respiratorio. Per questo, dal 2010 dovrà essere adeguatamente monitorato dalle amministrazioni locali che sono obbligate ad avvisare la popolazione quando il livello di concentrazione supera i limiti della cosiddetta «soglia di informazione» cosa che avviene per lo più in estate quando le temperature innescano una serie di reazioni chimiche responsabili della sua formazione.

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