E ora si clonano i telecomandi

L'ultima frontiera della clonazione è quella del telecomando da auto. Pare che in giro ci siano malviventi che, appostati dietro a un palo, siano in grado con appositi strumenti di catturare e copiare la frequenza e il codice del telecomando di apertura-chiusura della nostra automobile, per poi riuscire ad aprirla appena noi abbiamo svoltato l'angolo, senza fare un graffio alla carrozzeria e senza spaccare i finestrini.

Ne sa qualcosa ad esempio C. S., cinquantenne di Bergamo, esperto di comunicazione, che dopo una brevissima sosta nel parcheggio dell'Oriocenter si è visto portar via in un batter d'occhio dalla sua macchina il Tom Tom, una sciarpa di cachemire e una borsa di pelle porta documenti. «Erano circa le 18,45 - racconta il derubato - quando ho parcheggiato la mia Ford Focus station wagon in una delle aree di sosta dell'Oriocenter. Dovevo recarmi un attimo alla palestra del centro commerciale per chiedere informazioni a un'impiegata. Ho chiuso l'auto con il telecomando e sono salito. Sono tornato non più tardi di un paio di minuti dopo, ho riaperto e sono montato in macchina. In quel momento mi sono accorto che dall'auto mancavano il navigatore satellitare Tom Tom, con relativa ventosa e cavetto di alimentazione collegato all'accendisigari, l'auricolare del telefonino e una sciarpa di cachemire. Dal bagagliaio mancava la mia borsa di pelle con i documenti del lavoro, un paio di compact disc e i miei occhiali da vista. Ho trovato soltanto l'auricolare, abbandonato a terra a qualche metro dalla macchina: evidentemente era un modello che ai ladri non interessava». L'aspetto particolare - e per certi versi inquietante - di questo furto è che l'auto non presentava alcun segno di scasso: niente serrature forzate, portiere piegate, finestrini infranti. Come se chi ha agito avesse una copia delle chiavi o del telecomando di apertura-chiusura. «È davvero un mistero: io sono sicuro di averla chiusa, la macchina». È però purtroppo noto che i moderni ladri d'auto sono attrezzati per riuscire ad aprire anche i veicoli più moderni e meglio protetti. Basta andare in Internet per trovare istruzioni dettagliate su come si clona un telecomando, così come si clonano ormai quotidianamente le carte di credito. Esistono infatti dei telecomandi definiti «ad autoapprendimento» che, se posti nel raggio d'azione del telecomando da clonare, sono in grado di registrarne la frequenza di azione e il codice di sicurezza. Molte case automobilistiche utilizzano telecomandi che generano un codice diverso ogni volta che si preme il pulsante. Ma pare che anche questi sistemi vengano violati con relativa facilità dai ladri più esperti: i codici vengono infatti generati in base a determinati algoritmi che, se conosciuti, possono essere copiati.

E allora come difendersi? Prima di pigiare il pulsante del telecomando bisognerebbe quantomeno guardarsi intorno. Oppure, alla vecchia maniera, tornare ad aprire l'auto con la chiave. Meglio ancora: non lasciare in auto nulla (a cominciare dalle ventose porta-navigatore attaccate al parabrezza) che possa ingolosire qualche malintenzionato.

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