Scuola, intesa per i precari annuali
Rinforzo economico fino al 100%

Accompagnamento, recupero e reinserimento degli studenti a rischio di dispersione, inserimento e accompagnamento dei disabili, inserimento e integrazione degli studenti stranieri, valorizzazione e diffusione delle diverse forme di alternanza scuola-lavoro. Sono queste alcune delle attività in cui saranno impegnati nell'anno scolastico 2009/2010 docenti e personale ATA precari, titolari di sussidio di disoccupazione, che hanno lavorato nelle scuole della Lombardia nell'anno scolastico 2008/2009 per supplenze annuali con contratto a tempo determinato e che non hanno visto riconfermato il proprio incarico.

Le persone che si trovano in questa situazione (tra 1.500 e 2.000) potranno dunque lavorare nelle scuole e negli enti di formazione accreditati dalla Regione, realizzando varie attività per migliorare la qualità del sistema educativo lombardo. E' quanto prevede l'Accordo firmato lunedì 7 settembre dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni con il ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Mariastella Gelmini. L'intesa è stata presentata in una conferenza stampa cui ha partecipato anche il vicepresidente di Regione Lombardia e assessore all'Istruzione, Formazione e Lavoro, Gianni Rossoni.

"Come annunciato a Rimini venti giorni fa - ha detto Formigoni - perfezioniamo oggi questo Accordo in favore dei cosiddetti 'precari annuali', cui viene garantita una integrazione al sussidio di disoccupazione fino ad arrivare al 100% della retribuzione percepita lo scorso anno, a fronte di un loro impegno nelle scuole regionali per il miglioramento della qualità e l'arricchimento dell'offerta formativa". "Questo Accordo - ha proseguito Formigoni - è un ulteriore esempio di come intendiamo il welfare, un welfare delle opportunità, centrato sulla volontà delle persone di rimanere attive nella società mettendo a frutto le proprie competenze".

Formigoni si è poi detto d'accordo con le nuove modalità di abilitazione per gli insegnanti annunciate dal ministro Gelmini al Meeting di Rimini: "Vanno nella giusta direzione; non sarà più possibile iscriversi nelle graduatorie direttamente, ma bisognerà affrontare un percorso universitario abilitante". "In questo modo - ha sottolineato il presidente - si risolverà il problema dei precari e si eleverà la qualità del personale docente". "Questo Accordo - ha affermato il ministro Gelmini - ci permette di dare risposte positive ai precari e allo stesso tempo di garantire un miglioramento dell'offerta formativa". Sul tema del precariato Mariastella Gelmini ha ricordato che "un fenomeno così ampio è dovuto alle scelte del passato e non è certo imputabile all'attuale Governo".

A chi svolgerà dunque le varie attività negli istituti scolastici lombardi per oltre quattro ore al giorno sarà dunque garantita una integrazione al contributo di disoccupazione (pari al 60% delle retribuzione per i primi quattro mesi e al 50% per il restante periodo) fino al raggiungimento del 100% dello stipendio percepito nell'anno scolastico precedente. Non solo: "a docenti e personale ATA - ha ricordato Rossoni - sarà anche riconosciuto il punteggio previsto per le graduatorie come se avessero svolto una supplenza annuale e sarà data la possibilità di svolgere supplenze brevi e saltuarie nelle scuole di assegnazione".

Per questi periodi il trattamento economico sarà quello previsto dai contratti collettivi nazionali della scuola. Per realizzare questa intesa Regione Lombardia mette a disposizione 15 milioni di euro. Il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca garantirà il pagamento delle supplenze brevi e contribuirà con ulteriori risorse. "Le modalità di attuazione di questo Accordo - ha aggiunto Rossoni - saranno definite nel dettaglio in un patto territoriale tra Regione Lombardia e Ufficio scolastico regionale e saranno oggetto di confronto con il Tavolo del Patto per lo sviluppo".

A questo proposito Formigoni ha annunciato che la segreteria tecnica del Patto per lo Sviluppo è già stata convocata per il 17 settembre. In quella stessa sede saranno anche prese in esame le altre proposte annunciate da Formigoni, come ad esempio quella del quoziente familiare.

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