Materne, mancano i fondi
per le sezioni primavera

L'assessore regionale all'Istruzione Gianni Rossoni conferma l'impegno del Pirellone per i due milioni di euro a sostegno delle sezioni primavera ma, a ventiquattr'ore dall'inizio dell'anno scolastico, non è ancora stato approvato dalla Conferenza Stato-Regioni il rifinanziamento delle sezioni per i bambini dai due ai tre anni. La Fism (Federazione italiana scuole materne, di ispirazione cristiana), denuncia la «grave incertezza circa il proseguimento dell'offerta di questo servizio educativo, fortemente atteso da migliaia di famiglie e regolarmente previsto, per l'anno scolastico 2009-2010, dallo stesso ministro Gelmini».

Nella nostra provincia le sezioni primavera sono una cinquantina, quasi tutte organizzate da scuole d'infanzia paritarie e interessano un migliaio di giovani famiglie. Casimiro Corna, presidente regionale Fism (e provinciale Adasm, la federazione delle scuole d'infanzia paritarie) già a fine luglio si era detto preoccupato per il ritardo istituzionale. Ministero e Regioni non riescono a mettersi d'accordo sui regolamenti per il riordino della scuola superiore e le primavera sono diventate una sorta di ostaggio. Secondo la Fism, sono 1.362 le sezioni primavera attive in Italia, di cui 600 appartenenti a scuole paritarie federate, con 2.000 posti di lavoro ed un servizio offerto a 20.000 famiglie. «Come si può immaginare – si domanda il segretario nazionale Fism Luigi Morgano – di ampliare i servizi per venire incontro alle famiglie, se quelli già avviati non hanno certezze?». La Fism chiede l'accordo in tempi stretti, visto che le famiglie contano sul servizio e le scuole devono organizzarsi.

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