«Nidi» e «micronidi», dal Pirellone
aiuti per nuove e vecchie strutture

La Regione Lombardia ha approvato un bando per l'attribuzione di contributi in conto capitale a fondo perduto per la realizzazione, ristrutturazione e ampliamento di asili nido e micronidi, anche aziendali, al fine di azzerare le lunghe liste d’attesa che penalizzano le mamme lavoratrici.

Il contributo regionale è diviso in due tranche: 18 milioni di euro per coprire fino ad un massimo del 45% del costo dell’intervento ritenuto ammissibile e punta alla creazione di circa 2000 posti in più sul territorio lombardo. L’altra tranche, di
37 milioni e 845 mila 442 euro, è stata messa a disposizione per l'acquisizione in conto gestione di almeno 1800 posti da parte delle amministrazioni comunali nelle strutture private.

«Questa decisione della Regione Lombardia – sottolinea Marcello Raimondi, sottosegretario alla presidenza della Regione Lombardia – si inserisce nel più ampio contesto di una politica che punta a tutelare la famiglia e sostenere i genitori nelle loro responsabilità. In particolare, le agevolazioni andranno ad ampliare l'offerta di asili che spesso non coprono le reali necessità delle famiglie e, così facendo, saranno un passo importante verso una migliore conciliazione di maternità e lavoro».

Lo scorso anno, a Bergamo, i posti disponibili in nidi e micronidi per bambini da 0 a 36 mesi erano 1.057, ma altri 113 bambini erano in lista d'attesa. In totale si parla di 483 bambini in lista d'attesa in tutta la provincia. Da qui la Regione intende privilegiare gli ambiti territoriali che abbiano un effettivo bisogno di nuove strutture per l'infanzia e quindi quelle aree il cui indice di scopertura risulta superiore a quello medio regionale (3,80%). Secondo il Pirellone la situazione nella Bergamasca è però generalmente positiva, anche se, sulle 14 zone considerate, la città di Bergamo si situa sopra la media regionale, con una scopertura del 3,96%. Le altre zone considerate sono al di sotto della media regionale con aree – Isola bergamasca, Romano di Lombardia, Val Brembana e Valle Cavallina – che arrivano a toccare lo 0% di scopertura.

«Ogni vita che nasce è una scelta di coraggio e responsabilità da parte dei genitori che decidono di mettere al mondo dei figli - commenta Raimondi -. La Regione Lombardia vuole essere vicina a queste scelte e dare un sostegno concreto alle famiglie che dopo la gioia di una nascita si trovano ad affrontare i problemi concreti per la crescita e l'educazione dei loro bambini. Proprio per questo la giunta regionale ha approvato un bando che agevolerà gli interventi a favore di asili nido e micronidi e punterà a tagliare le liste d'attesa in queste strutture che soprattutto in città sono lunghe e penalizzanti per le mamme lavoratrici».

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