In 2.500 per la fine del Ramadan
«Commossi per i parà uccisi»

Sono almeno 2.500 i fedeli islamici che domenica 20 settembre hanno celebrato a Bergamo, negli spazi della Fiera Nuova, la festa di Aid el Fitr, che segna la chiusura del mese di digiuno del Ramadan. E anche nel giorno di festa, il pensiero dei musulmani orobici è andato alle tragedie che hanno scosso l’Italia: gli islamici di Bergamo e provincia hanno partecipato commossi al lutto per i 6 parà della Folgore, vittime di un attentato fondamentalista in Afghanistan, e per Sanaa, la ragazza marocchina sgozzata dal padre a Pordenone perché amava un italiano.

L’incontro per Aid el Fitr e per gli scambi di auguri, dolci e regali si è avviato ieri nel padiglione B (ingressi separati, con cartelli in arabo e italiano, per uomini e donne), con un saluto dell’ospite cattolico don Massimo Rizzi, del segretariato migranti. Quindi il sermone, tenuto dall’imam egizio Cheick Nabir, è stato poi tradotto in italiano dal presidente del Centro islamico Imad El Julani.

«In questa giornata di grave lutto per gli italiani - ha detto Mohamed Saleh, vicepresidente del Centro islamico - siamo vicini a parenti e amici dei sei parà della Folgore uccisi in Afghanistan». Un grazie, e molto sentito, per voce di Saleh va a prefetto, sindaco ed Ente Fiera, per la concessione degli spazi per l’Aid el Fitr.

All’uscita, gli immigrati erano invitati dal Centro islamico a versare 10 euro a testa per la realizzazione del cimitero islamico a Colognola.

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Eco di Bergamo La festa di Aid el Fitr