Hashish, tir con mezza tonnellata
Avrebbe fruttato 3 milioni di euro

I carabinieri del Nucleo investigativo del Reparto operativo di Bergamo hanno arrestato nella notte tra mercoledì 23 e giovedì 24 A.G., 44enne di Verdello, dipendente di una ditta di autotrasporti di Verdellino, con l’accusa di traffico internazionale di stupefacenti. L'operazione si è sviluppata nella giornata di mercoledì 23 settembre: dopo i recenti sequestri di droga, per un totale di circa una tonnellata di stupefacente recuperato negli ultimi tre mesi dai carabinieri della provincia orobica, i militari si sono spostati nelle indagini a Milano: qui, dopo alcune ore di attesa, hanno individuato e seguito autoarticolato che, secondo alcuni informatori, conteneva altra droga.

Il camion - di proprietà della ditta di Verdellino, ma estranea ai fatti, per la quale A. G. lavorava - da Milano si è spostato in autostrada prima verso Binasco e poi verso Melegnano, per poi ritornare in direzione di Milano. Il mezzo pesante si è poi diretto verso la provincia di Bergamo e qui i carabinieri, avuta quindi conferma che il carico era destinato esclusivamente al mercato orobico, lo hanno fermato e condotto al Comando provinciale in via delle Valli. Il conducente, un bergamasco con piccoli precedenti per scippo, ha subito ammesso la presenza di droga nel camion, nascosta in un cassone tra scatole di spolette di filo da cucito.

All'interno dell'autoarticolato i militari hanno così rinvenuto 17 «valigie» artigianali in iuta, ciascuna del peso di 30 chili, contenenti panetti di hashish recanti stemmi quali cavalli al trotto, «AMG» e «M». Al dettaglio la vendita dello stupefacente avrebbe fruttato circa 3 milioni di euro. L’autotrasportatore è stato quindi arrestato e si trova nella casa circondariale di Bergamo, a disposizione del magistrato.

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