Nuova influenza: in Lombardia
quasi un milione e mezzo di dosi

La Regione Lombardia non ha intenzione di vaccinare tutti gli studenti per la nuova influenza e neppure pensa di chiudere le scuole se non nel caso di un'epidemia violenta. Il Pirellone insomma - come ha confermato l'assessore alla Sanità, Luciano Bresciani, intervenuto oggi a Bergamo agli Stati Generali della Sanità Lombarda - si è allineato alle disposizioni del ministero della Salute.

Le dosi di vaccino destinate alla Lombardia, ha detto Bresciani, sono 1,4 milioni e saranno disponibili dalla fine di ottobre. Saranno utilizzate prima di tutto per le categorie di cittadini che sono fondamentali per la sicurezza, come medici e infermieri, ma per esempio anche poliziotti, carabinieri e pompieri. La vaccinazione - è stato precisato - non sarà comunque obbligatoria ma volontaria anche per queste categorie.

Altre dosi saranno invece riservate alle categorie di cittadini con gravi patologie croniche, come diabetici e cardiopatici; agli anziani invece verrà riservata una vaccinazione di tipo tradizionale, per l'influenza stagionale.

Non vaccinando tutti gli studenti per la H1N1, si libereranno circa 800 mila dosi: così sarà possibile, per i privati cittadini, rivolgersi al proprio medico per chiedere di essere vaccinati per la nuova influenza. Bresciani ha rinnovato l'appello a tutti di non rivolgersi direttamente al pronto soccorso in caso di sospetto contagio: questo per evitare, in caso di contagio reale della nuova influenza, di portare il virus dove ci sono persone già ammalate, quindi in condizioni più a rischio.

© RIPRODUZIONE RISERVATA