Sanatoria per le multe in bici
Ma solo per i punti della patente

Stop al ritiro dei punti dalla patente per i ciclisti che commettono infrazioni in bici. Potrebbe essere presto cancellata la norma del nuovo pacchetto sicurezza che lo scorso agosto - primo caso in Italia - era costata cara a un imprenditore di Bergamo, Fabrizio Segnini, multato dalla polizia stradale in via Baioni per essere passato col rosso mentre era in sella alla sua bici da corsa.

L’uomo, che aveva ricevuto una sanzione di 150 euro e 6 punti, lunedì mattina andrà dal giudice di pace di Bergamo per presentare il ricorso contro il provvedimento, ma nel frattempo a Roma la commissione Lavori pubblici del Senato sta per riprendere l’esame del disegno di legge sulla sicurezza stradale e, come anticipato sabato dal «Corriere della Sera», i componenti sarebbero favorevoli a cancellare dal pacchetto sicurezza la parte sulla decurtazione dei punti per i ciclisti.

Quel passaggio della legge ha sollevato parecchi dubbi tra i costituzionalisti perché creerebbe una disparità di trattamento tra i ciclisti che hanno la patente dell’auto e quelli che non l’hanno: a fronte della stessa infrazione stradale, i primi, come Fabrizio Segnini, vengono multati e si vedono tagliare i punti, mentre gli altri ricevono solo la multa perché non c’è nessuna patente da cui decurtare i punti.

Uno scenario che sarebbe in contrasto con l’articolo 3 della Costituzione, secondo il quale tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge. «È quello che ho sostenuto anch’io fin dall’inizio - spiega Fabrizio Segnini, di Valverde, che gestisce una ditta di traslochi - e il mio ricorso si basa proprio su questo principio. Non ho niente da obiettare sulla sanzione economica e pagherò la multa perché è vero che sono passato col rosso, ma la decurtazione dei punti dalla patente è ingiusta, a maggior ragione per me che uso pochissimo la bici e invece per lavoro guido spesso gli autocarri».

I tempi di approvazione del disegno di legge non si annunciano brevi: dopo il passaggio in Senato, il testo dovrà tornare alla Camera e la versione definitiva non sarà approvata prima della fine dell’anno. Nel frattempo per i ciclisti che come Segnini si sono visti tagliare i punti della patente per infrazioni in bici lo stesso disegno di legge prevede una sanatoria: i punti persi saranno restituiti. Per le multe invece niente condono: chi ha sgarrato dovrà mettere mano al portafogli.

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