Messa per la Polizia, Beschi:
Bene-male, battaglia di coscienza

«Il conflitto tra bene e male è una battaglia che si gioca nella nostra coscienza. Questo conflitto non è frutto del caso o di dinamiche naturali, perché il soggetto dei conflitti è l'uomo stesso». Il vescovo Francesco Beschi ha presieduto nella mattina di martedì 29 settembre, nella chiesa di San Michele al Pozzo bianco, la Messa per la Polizia di Stato in occasione della festa del loro patrono San Michele arcangelo.

Erano presenti, fra gli altri, il questore Matteo Turillo, il prefetto Camillo Andreana, il procuratore capo del Tribunale Adriano Galizzi, l'assessore provinciale Mario Gandolfi, l'assessore comunale Cristian Invernizzi, il membro del Consiglio regionale Carlo Saffioti e il sindaco di Seriate Silvana Santisi Saita.

«Nella Bibbia - ha esordito il vescovo durante l'omelia - la figura dell'uomo all'ombra dei suoi vigneti esprime la condizione di pace e sicurezza di un popolo. Quando giunge il tempo del male e della violenza, la Bibbia parla di vigneti distrutti. Gesù Cristo introduce un elemento nuovo: la pace e la sicurezza vengono dalla sua Persona».

Monsignor Beschi ha espresso il grazie riconoscente alla Polizia di Stato per il loro impegno quotidiano. «Questa Messa per la vostra festa patronale di San Michele arcangelo non è una celebrazione esteriore. Voglio esprimere il mio grazie riconoscente per quanto fate ogni giorno per la terra bergamasca e per il bene comune, cioè il bene di tutti. La coralità di tante presenze istituzionali esprime la diffusa stima per il vostro servizio. È un servizio e un lavoro che vi espongono quotidianamente al pericolo e al male e li effettuate con un sacrificio consapevole. Vogliamo ricordare anche coloro che sono caduti nell'adempimento del loro dovere».

© RIPRODUZIONE RISERVATA