Misiani: dall'8 per mille statale
niente fondi per la Bergamasca

Nessuna delle 7 domande provenienti dalla provincia di Bergamo per ottenere dallo Stato finanziamenti provenienti dall'8 per mille dovrebbe ricevere finanziamenti.  Lo sostiene il deputato bergamascvo del Pd, Antonio Misiani, secondo il quale lo schema del Decreto del presidente del consiglio dei ministri di cui la Commissione Bilancio della Camera ha iniziato l'esame.

«A fronte - dice Misiani - di una quota Irpef teoricamente di spettanza dello Stato di 130,6 milioni di euro (hanno indicato lo Stato l'11,18% dei contribuenti che hanno espresso la loro scelta per l'8 per mille), ma a causa dei tagli decisi dal 2003 in avanti, l'ammontare effettivamente disponibile risulta di molto inferiore, 44 milioni di euro. Sono pervenute 974 domande (in calo rispetto alle 1.168 presentate nel 2008), e di queste hanno ricevuto parere favorevole 768».

«Gli interventi effettivamente finanziati - prosegue Misiani - sono in totale 95, di cui 32 per il terremoto in Abruzzo (14,7 milioni) 9 per il sisma dell'Emilia-Romagna (4,1 milioni) 16 per altre calamità naturali (11,2 milioni) 26 per i beni culturali (10,6 milioni) 3 per l'assistenza ai rifugiati (2,6 milioni) 9 per la fame nel mondo (0,8 milioni). Per quanto riguarda le domande provenienti dalla provincia di Bergamo, (si veda la tabella allegata), ne sono state presentate 7, di cui 4 hanno ricevuto parere favorevole, 1 respinta perché non pervenuta nei termini e 2 con parere sfavorevole. Secondo lo schema di DPCM, nessuna domanda bergamasca dovrebbe ricevere finanziamenti».

Secondo Antonio Misiani, deputato Pd e segretario della Commissione Bilancio della Camera «sull'otto per mille statale si ripete anche quest'anno una inaccettabile presa in giro dei cittadini. Stando alle scelte dei contribuenti Irpef, all'otto per mille statale sarebbero dovuti andare oltre 130 milioni. In realtà, a causa dei tagli effettuati dal 2003 in avanti (pressoché tutti decisi dai governi di centrodestra), mancano all'appello 86 milioni di euro, utilizzati per scopi del tutto differenti. Dei 44 effettivamente disponibili, secondo la proposta del Governo 18,8 milioni dovrebbero finanziare domande provenienti dalle zone terremotate (Abruzzo ed Emilia-Romagna). Giusto e comprensibile. Quello che invece è ben poco comprensibile è il fatto che dei 25,2 milioni rimanenti alla regione più grande d'Italia (la Lombardia) dovrebbero andare letteralmente le briciole (2 interventi finanziati per un totale di 113 mila euro), mentre neanche un euro dovrebbe essere destinato ai progetti bergamaschi, nonostante 4 siano stati dichiarati finanziabili per un totale di 1,6 milioni di euro. E' una ripartizione assolutamente non equilibrata. La Lega Nord non ha nulla da dire in proposito?».

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