Caso Soggiu, nessun indennizzo
Dall'Inail l'assegno per i funerali

«Il caso resta aperto, non è vero che il diritto all’indennizzo è stato riconosciuto come qualcuno in questi giorni ha detto»: Mirco Rota, segretario generale provinciale della Fiom Cgil di Bergamo, torna sulla vicenda del riconoscimento Inail finalizzato ad indennizzare la famiglia del lavoratore sardo Mario Soggiu, che ha perso la vita nel cantiere del Nuovo ospedale di Bergamo il 15 luglio scorso.

«Ho parlato questa mattina con la direzione Inail di Sassari e della Sardegna” continua Rota. “Gli enti hanno garantito che nel più breve tempo possibile verrà effettuato il pagamento dell’assegno funerario e che sarà attivato il Fondo di sostegno per i famigliari (a carico del ministero del Lavoro e non dell'Inal - n.d.r.). Si tratta, cioè, dell’erogazione in tempi rapidi di qualche migliaio di euro, ma a proposito dell’indennizzo Inail ha garantito che riaprirà la pratica da ridefinire solo compatibilmente ai tempi e all’esito dell’indagine tutt’ora in corso”.

I legali della Fiom-Cgil insieme al Patronato Inca-Cgil di Sassari nei prossimi giorni presenteranno l’opposizione al rigetto del riconoscimento al diritto all’indennizzo che INAIL ha comunicato alla vedova di Soggiu. «Continuiamo, infatti, a ritenere del tutto incomprensibile se non assurdo che ci siano riserve nei confronti di questo riconoscimento. Fra l’altro, ci sembra sempre molto utile che gli ispettori Inail, oltre a valutar pratiche, facciano in via preventiva verifiche sui luoghi di lavoro” conclude Rota. Ricordiamo che l’Inail aveva motivato la decisione scrivendo: “Non spetta alcuna indennità in quanto l’infortunio non risulta avvenuto per rischio lavorativo, bensì per il verificarsi di rischio generico incombente su tutti i cittadini e comune ad altre situazioni del vivere quotidiano».

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