Dalla fontana sgorga gasolio:
allarme fra la gente di Gerosa

A Gerosa, in Val Brembilla, il petrolio sgorga da una fontanella vicino alla chiesa parrocchiale. I residenti attirati dal forte odore di gasolio, che si avvertiva in centro paese, hanno cercato ovunque per capire da dove potesse provenire. In poco tempo ecco la scoperta che dalla fontana a poche decine di metri dal municipio, scendeva acqua mista a gasolio. Da qui l’intervento dei vigili del fuoco del distaccamento di Zogno che hanno recintato l’area mentre a far luce sulla questione sono stati i tecnici del Comune, l’Asl e un’azienda specializzata.

«Arrivata la segnalazione abbiamo pensato a uno scherzo – commentano i vigili del fuoco di Zogno –. Abbiamo subito intubato il gasolio riversandolo nelle cisterne per evitare che venisse disperso a valle, quindi potesse inquinare l’ambiente». A cercare di dare una spiegazione a quanto sta accadendo è il commissario prefettizio di Gerosa Andrea Iannotta: «Deve esserci qualche perdita di gasolio dalle cisterne delle abitazioni a monte della fontana – spiega –. Il liquido si riversa nella falda per poi fuoriuscire dalla fontana». Nei giorni scorsi sono state passate le abitazioni a monte e adiacenti alla fontana, come spiegano i residenti: «Hanno bussato alla nostra porta diversi tecnici – commentano – del Comune e di aziende specializzate. Hanno voluto visionare gli impianti di riscaldamento a gasolio per cercare delle perdite. Poi hanno controllato tutte le cisterne interrate. Un lavoro lento, visto che parecchi di noi hanno dismesso le cisterne, interrandole, per utilizzare il gas metano».

A Gerosa sono ancora al lavoro i tecnici per individuare la cisterna guasta, anche se fino a ieri, non è stata trovata la causa della fuoriuscita di gasolio. E qualche residenti ora è preoccupato che il gasolio si riversi pure nell’acquedotto comunale, quindi nelle abitazioni. A rassicurare è il commissario prefettizio Iannotta che sottolinea come «la rete dell’acqua pubblica è separata dalle tubazioni della rete di fontane distribuite in paese. Non c’è quindi nessun pericolo».

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