«Dote ricerca» per le università
Dalla Regione 61 milioni di euro

Sessantuno milioni di euro per sostenere l'attività dei giovani ricercatori, sponsorizzare la loro permanenza all'estero per periodi di studio e formazione e promuovere progetti con le imprese per tradurre le idee innovative sviluppate negli atenei in realizzazioni concrete.

Questa la cifra che la Regione e le 12 Università lombarde (più lo IUSS di Pavia) hanno deciso di investire insieme attraverso un "Accordo per lo sviluppo del capitale umano", firmato oggi dal presidente Roberto Formigoni e dal vicepresidente e assessore all'Istruzione, Formazione e Lavoro, Gianni Rossoni, con i rettori degli atenei.

Alla base dell'intesa c'è la convinzione che sviluppare il sapere scientifico e tecnologico sia lo strumento migliore per sostenere l'innovazione e la competitività del nostro sistema economico. "Si tratta - ha spiegato Formigoni - di un'alleanza di sistema che mostra la volontà comune di Regione Lombardia e del mondo della ricerca di affrontare e vincere insieme nuove sfide decisive per il nostro futuro. Abbiamo voluto assumerci questa responsabilità comune per migliorare la competitività del sistema economico e produttivo lombardo, proprio in un momento di difficoltà a livello internazionale come quello che stiamo attraversando. Il segnale da dare è proprio quello di un innalzamento della qualità e quantità del capitale umano".

"Nelle università lombarde - ha proseguito Formigoni - è presente un forte potenziale, che deve però trovare più possibilità di esprimersi compiutamente, mentre in questo momento appare limitato dai vincoli eccessivi imposti dalla normativa nazionale. C'è dunque la volontà di giungere a una semplificazione legislativa anche in questo settore, per competere sempre meglio nell'attirare i migliori cervelli e realizzare attività didattiche e di ricerca di elevato livello qualitativo".

Dopo aver sottolineato la necessità di "trovare strade nuove per invertire una tendenza negativa che vede i nostri atenei penalizzati rispetto a quelli stranieri", Formigoni ha espresso la volontà di "valorizzare le specificità dei diversi sistemi territoriali". "A questo proposito - ha detto ancora il presidente - è giunto il momento che le competenze che la Costituzione attribuisce alle Regioni in materia di università siano passate alle Regioni che le sappiano e le vogliano gestire. Regione Lombardia è la prima di queste, e chiede dunque di esercitare in prima persona, nel rispetto dell'autonomia delle singole università, le competenze finora gestite dallo Stato".

Un esempio è il diritto allo studio. Oggi lo Stato distribuisce risorse alle Regioni e contemporaneamente detta parametri e criteri per il loro utilizzo che prescindono completamente dalle necessità e dalla caratteristcihe dei diversi territori. Regione Lombardia chiede di decidere in autonomia a questo riguardo.

Altro esempio è la gestione dei fondi che lo Stato riserva alle università: "Chiediamo - ha detto Formigoni - che i fondi siano attribuiti alle Regioni e gestiti da queste in autonomia. Solo così potremo ottenere che le università virtuose, come quelle lombarde sono, possano avere i fondi che spettano loro sulla base del merito e dei risultati ottenuti e non siano penalizzate da una situazione in cui atenei meritevoli e non meritevoli sono trattati in modo molto simile".

"Con l'Accordo di oggi - ha concluso Formigoni - proseguiamo e rafforziamo le politiche a sostegno dei ricercatori lombardi attuate fino ad oggi, che stanno dando risultati concreti e in prospettiva di sicuro successo. Il cuore del nostro impegno continua a essere sempre la persona come principio, soggetto e fine di ogni politica. Siamo convinti, e lo conferma la nostra storia, che quello in capitale umano sia anche l'investimento più proficuo per rilanciare lo sviluppo economico e sociale del nostro territorio.

Parlando a nome delle Università lombarde, il rettore dell'Università degli Studi di Milano, Enrico Decleva, ha rimarcato l'importanza dell'intesa "sia per dimensioni sia per tipologia". "Per la prima volta - ha detto Decleva - l'accordo opera sul terreno istituzionale e non su progetti specifici. Le risorse vengono usate per intervenire su aspetti centrali e strategici come la formazione del capitale umano, l'internazionalizzazione e il collegamento con le imprese".

Decleva si è infine detto d'accordo con la prospettiva di un rapporto più stretto tra il sistema regionale e le Università, soprattutto nella prospettiva del federalismo fiscale. Questo nuovo patto con gli atenei lombardi, che fa seguito all'Accordo quadro sulla ricerca sottoscritto lo scorso 1 luglio, punta sul sostegno all'attività dei ricercatori, utilizzando lo strumento della "Dote".

Dote ricercatori (40.400.000 euro messi a disposizione per il 50% dalla Regione e per il 50% dalle Università): per sostenere, in maniera continuativa, l'attività di ricercatori e assegnisti di ricerca (con interventi di durata fino a quattro anni), impegnati in settori strategici per lo sviluppo del capitale umano e del sistema economico e produttivo della Lombardia.

Dote ricerca applicata (18.000.000 euro messi a disposizione per il 50% dalla Regione e per il 50% dalle Università): della durata fino a due anni, è destinata a sostenere specifici progetti di ricerca, sviluppati in partenariato tra le Università e le imprese.

Sostegno alla mobilità internazionale (2.600.000 euro messi interamente a disposizione da Regione Lombardia): a favore dei giovani che beneficiano della Dote Ricercatori, garantisce un assegno mensile (fino a un massimo di 12) per il periodo di permanenza all'estero. Nei giorni immediatamente successivi alla firma dell'Accordo, la Regione trasmetterà alle Università l'invito a presentare programmi di intervento relativi sia alla Dote ricercatori sia alla Dote ricerca applicata con la descrizione degli obiettivi, dei risultati attesi, delle procedure di evidenza pubblica per la selezione dei destinatari, ecc. I progetti presentati dalle Università verranno poi valutati e approvati da un Nucleo di valutazione regionale. L'approvazione dei progetti consentirà l'attivazione delle procedure e la conseguente assegnazione delle Doti.

I sottoscrittori dell'Accordo sono: - Regione Lombardia - Università degli Studi di Bergamo - Università degli Studi di Brescia - Libera Università di Lingue e Comunicazione IULM - Università "Vita Salute San Raffaele" - Politecnico di Milano - Università Cattolica del Sacro Cuore - Università Commerciale "Luigi Bocconi" - Università degli Studi di Milano - Università degli Studi Milano-Bicocca - Università degli Studi di Pavia - Università "Carlo Cattaneo" - LIUC - Università degli Studi dell'Insubria - Istituto Universitario di Studi Superiori di Pavia - IUSS.

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