Rifiuti, Federconsumatori:
«Niente Iva sulla tassa»

Federconsumatori Bergamo si schiera con i cittadini contro l'Iva sulla tassa dei rifiuti. La Corte Costituzionale ha infatti stabilito che la Tia è una tassa e non una tariffa e che, pertanto, sulla medesima non è applicabile l’Iva

Federconsumatori Bergamo si schiera con i cittadini contro l'Iva sulla tassa dei rifiuti. La Corte Costituzionale ha infatti stabilito che la Tia è una tassa e non una tariffa e che, pertanto, sulla medesima non è applicabile l’Iva.

 «I gestori del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti dovrebbero interrompere immediatamente l’applicazione dell’ulteriore tassa sulla tassa ma non lo fanno - spiega l'associazione in un comunicato - A quanto pare rimangono in attesa di chiarimenti da parte degli organi preposti (Amministrazione Finanziaria) che, sinora, hanno considerato la Tia come fosse un corrispettivo dovuto a fronte di un servizio assoggettabile all’Iva con aliquota del 10%: interpretazione “smontata” con dovizia di considerazioni da parte della Corte Costituzionale. Questo comporta la necessità per i cittadini/consumatori di doversi sobbarcare l’onere di scrivere lettere di costituzione in mora e diffida all’indirizzo delle società di gestione del servizio e dei Comuni, per chiedere la restituzione delle quote impropriamente incassate a titolo di Iva non dovuta».

Federconsumatori Bergamo mette gratuitamente a disposizione dei cittadini la “lettera tipo” da utilizzare per chiedere l’immediata sospensione dell’addebito dell’Iva sulla Tia e la restituzione delle somme pagate impropriamente negli anni scorsi. I modelli sono reperibili anche sul link di Federconsumatori all’interno del sito www.cgil.bergamo.it/federconsumatori.

Contestualmente l'associazione sostiene l’iniziativa di Federconsumatori Lombardia per ottenere un’azione inibitoria nei confronti delle società di igiene ambientale che non ottemperassero alla diffida mantenendo l’Iva nella Tia.

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