Lettera a politici e amministratori
«Il TrenoBlu rischia di chiudere»

«Il TrenoBlu costretto a chiudere dopo 16 anni di successi? Da 16 anni la nostra Associazione di volontariato risulta essere l’unica in Italia a gestire regolari servizi ferroviari turistici su linee dismesse con la collaborazione di varie Imprese Ferroviarie. Siamo ormai punto di riferimento nazionale per altri interventi simili e, oltre al "TrenoBlu" in Lombardia, gestiamo anche il "Treno Natura" in provincia di Siena. In tutti questi anni alcune centinaia di migliaia di persone hanno viaggiato sui nostri treni con grande soddisfazione, scoprendo le grandi ricchezze ambientali, paesaggistiche ed enogastronomiche di un ampio territorio tra Val Calepio e Lago d’Iseo, tra Franciacorta e, recentemente, Val Camonica».

«Si tenga presente che, solo nell’ultima stagione, ora in conclusione, abbiamo riscontrato crescite di presenze attorno al 55% sui treni diesel e del 10% sui treni a vapore! Significativi sono stati anche i benefici per l’economia della zona visto che, da uno studio di alcuni anni fa, era risultato un ritorno sul territorio più che doppio rispetto a quanto speso per la gestione».

«Tuttavia dal prossimo anno, nell’ambito di una politica nazionale di revisione e trasparenza dei costi, Trenitalia (proprietaria dei treni storici utilizzati per il servizio), pur limitando le richieste a livello regionale, ci chiederà un aumento che comunque la nostra Associazione non potrà mai coprire visto che già oggi, con pochi e limitati contributi di alcuni Enti Locali, sopporta tutti gli oneri finanziari e gestionali del TrenoBlu, riuscendo comunque a garantire sempre un sostanziale pareggio di gestione dell’intera iniziativa».

«Da mesi stiamo sollecitando con vari incontri, lettere e telefonate tutti gli Enti interessati, dalla Regione Lombardia alle due Province di Bergamo e Brescia e alle Comunità Montane affinché si possa giungere alla firma unitaria di un accordo pluriennale che garantisca tempi e risorse certe per una serena programmazione a medio periodo come richiesto anche dalle tante Agenzie Viaggio e dai numerosi Tour Operator con cui lavoriamo».

Purtroppo ormai i tempi per decidere sono molto ristretti (un paio di settimane) e le risposte che attendiamo tardano ad arrivare con il rischio di compromettere i futuri programmi. Per questo rivolgiamo un appello a tutti gli Amministratori coinvolti e ai politici lombardi nonché agli operatori del turismo locale, perché considerino attentamente (e con sollecitudine) la nostra richiesta di aiuto perché il TrenoBlu possa continuare a promuovere, in modo originale e concreto, questa parte del territorio lombardo che ruota attorno al Lago d’Iseo».

Il presidente Fti
Silvio Cinquini

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