Era l'animatrice degli adolescenti
all'oratorio. Le volevano bene tutti

Sara Amigoni era uno dei cuori pulsanti dell’oratorio parrocchiale di Bolgare, che adesso piange la sua improvvisa e tragica scomparsa. Ma anche se Sara non sarà più fisicamente accanto ai suoi amici animatori, il suo cuore non smetterà mai di battere attraverso il loro.

È questo il messaggio di speranza che gli amici vogliono tener vivo, nella tragedia che in queste ore sta colpendo la famiglia Amigoni. Sara, nel tempo libero, amava dedicarsi alle attività di volontariato organizzate dall’oratorio parrocchiale del paese.

Lo ha ricordato martedì il curato don Francesco Bigatti, che la conosceva molto bene: «Da due anni Sara faceva l’animatrice del gruppo degli adolescenti, che noi chiamiamo "G". Avevamo appena finito il percorso di formazione per il corso con gli adolescenti che partirà a giorni. In passato era stata anche animatrice al centro ricreativo estivo».

«Sara era una persona di poche parole – ricorda don Francesco – ma era molto profonda. Questo suo interesse per l’ambito educativo l’aveva portata a iscriversi alla Facoltà di Scienze dell’Educazione. Faceva anche delle ripetizioni private a studenti. Era una ragazza posata e capace nel suo ruolo di animatrice in mezzo agli adolescenti».

Il curato di Bolgare sta valutando l’ipotesi di rallentare l’attività dell’oratorio per qualche giorno, in segno di lutto: «Valuterò la possibilità di chiudere il bar dell’oratorio mercoledì e giovedì e di sospendere qualche altra iniziativa».

Sara faceva volontariato all’oratorio con sua cugina Daniela Tomasoni, 25 anni di Bolgare: «Eravamo amiche, oltre che cugine - dice commossa la giovane -, non la dimenticheremo mai. Era una persona formidabile. Ci incontravamo ogni sabato all’oratorio, facevamo insieme attività di volontariato. Era fidanzata da alcuni anni con Fabrizio».

Anche Giacomo, di Bolgare, un caro amico della ragazza, martedì sera ha detto di lei che «sapeva farsi voler bene da tutti, non sarà facile dimenticarsi di una persona così. L’ho vista l’ultima volta qualche settimana fa. Era felice».

Anche Emanuela Tomasoni, mamma di Sara, ha ricordato che «oggi era andata a fare ripetizioni ad una ragazzina di Calcinate, poi doveva andare a lezione». Anche se il cuore di Sara ha smesso di battere ieri mattina in quel prato di via Cavallera, il suo ricordo resterà vivido in chi l’ha conosciuta. Continuerà a vivere per la sua grande capacità di ascoltare e di capire gli altri.

© RIPRODUZIONE RISERVATA