Confesercenti rilancia sul turismo:
«Serve il collegamento con Orio»

Confesercenti raccoglie l'appello lanciato da Confindustria per rilanciare il turismo in Bergamasca e punta in particolare al collegamento ferroviario con l'aeroporto di Orio al Serio. «Le potenzialità del turismo in città devono assolutamente essere intercettate fino in fondo - scrive il presidente dell'associazione Giorgio Ambrosioni in un comunicato - Bergamo ha tutto per muoversi nella giusta direzione, a partire dall'aeroporto.

Il direttore di Confindustria Bergamo ha dato una scossa all'immobilismo che troppo spesso caratterizza la realtà bergamasca. Per uscire dalla crisi bisogna cogliere l'opportunità offerta dal grande afflusso di visitatori che ogni giorno sbarca a Orio. Un appello a tutte le forze economiche e sociali della città e della provincia, da raccogliere in fretta e senza esitazione.

Confesercenti - continua il presidente - condivide le parole di Confindustria e auspica che tutti gli attori sociali ed economici lavorino in questa direzione. Alle parole, però, devono seguire i fatti: in questo senso, il collegamento ferroviario con l'aeroporto di Orio deve essere considerato una priorità assoluta.

Più che mai necessario anche il rilancio del centro cittadino, in modo da renderlo vivo e attrattivo anche di sera. E' un'esigenza netta e urgente emersa dal mondo giovanile e non solo, che l'amministrazione deve cogliere e soddisfare. Infine, Confesercenti ritiene fondamentale credere nel potenziale dei Distretti urbani del commercio, progetti capaci di dar vita a vere e proprie isole dello shopping, che possano costituire una valida alternativa alla grande distribuzione.

In questo processo anche i commercianti devono quindi fare la loro parte, entrando a far parte di pacchetti ad hoc,che potrebbero nascere su determinati temi come enogastronomia, artigianato artistico o divertimento di immediata fruibilità. Per il turista inoltre sarà fondamentale far crescere sempre più fra tutti gli addetti ai lavori quella cultura dell’accoglienza che è ancora troppo deficitaria e che va accompagnata anche da un uso un po’ meno approssimativo delle lingue straniere, inglese in primis.

Una città vivace, ben frequentata e accogliente è il miglior biglietto da visita per intercettare il flusso turistico in arrivo a Orio. Ma bisogna muoversi in fretta - conclude Ambrosioni - altrimenti si finirà per perdere l'occasione».

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