«Alfabetismo» religioso a scuola
Bravi gli studenti bergamaschi

I risultati dell'indagine sulle conoscenze della religione cattolica dei giovani bergamaschi che frequentanto la scuola (da quella primaria a quella di secondo grado) ridimensionano in maniera significativa quanto di negativo offerto fino ad oggi da altre ricerche sull'argomento.

Il dato è emerso durante l'incontro di presentazione del volume «Promossi o bocctiati? Da un'indagine sugli apprendimenti di religione cattolica nella diocesi di Bergamo a una proposta di lavoro nazionale» scritto dallla professoressa Giuliana Sandrone ed edito da Rubbettino, Soveria Manelli. All'incontro hanno preso parte anche il vescovo di Bergamo, monsignor Francesco Beschi, e il direttore del Centro di Ateneo per la qualità dell'insegnamento e dell'apprendimento, Giuseppe Bertagna.

L'indagine si è svolta su due livelli metodologici che hanno coinvolto i 20 mila studenti bergamaschi delle scuole elementari, medie e superori che frequentano l'ora di Religione durante le lezione scolastiche.

L'esattezza della risposte alle domande contenute nei questionari loro sottoposti ha dato risultati molto confortanti: nelle scuole elementari la media è stata del 75,5%, nelle scuole medie del 70%, nelle scuole superiori del 72,%, con picchi ben oltre il 90%.

Tra i 20 mila ragazzi, nel secondo livello dell'indagine, ne sono stati scelti casulmente 1.400 cui sono state rivolte domande sugli stessi temi ma attraverso altre modalità, più «anonime» rispetto alla prima tornata. E anche qui i risultati sono stati molto buoni: risposte adeguate nel 63,76% tra gli alunni delle scuole elementari, nel 56,36% tra i ragazzi delle medie e nel 58,22% tra i ragazzi delle scuole superiori.

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