A Clusone scatta l’assistenza domiciliare

Non più solo casa albergo. L’Istituzione Sant’Andrea di Clusone, ormai da tempo residenza sanitaria assistenziale, cambia e si apre al territorio con nuovi servizi. «Lo scorso anno - afferma il direttore Mirko Gaverini -, nell’ottica della costruzione della cittadella socio-sanitaria di Clusone, il Consiglio di amministrazione ha stabilito di diversificare la proposta dell’Istituzione Sant’Andrea con nuovi servizi». Ora, dopo l’iter burocratico e i lavori necessari, questi nuovi servizi sono operativi. Il primo consiste nell’assistenza domiciliare integrata: gli operatori della Casa si recano al domicilio delle persone che lo richiedono per fornire prestazioni di natura infermieristica, assistenziale o fisioterapica». L’assistenza domiciliare integrata è rivolta a tutti coloro che hanno diritto al nuovo «voucher» della Regione, l’assegno rilasciato dall’Asl che permette di «acquistare» prestazioni socio sanitarie. Il servizio è attivo sette giorni su sette, 24 ore su 24. Tra le prestazioni previste ci sono anche quelle saltuarie o estemporanee, come il prelievo a domicilio, un servizio che ormai l’Asl sta dismettendo.

È, invece, attivo dal lunedì al sabato, dalle 8,30 alle 17.30, il Centro diurno integrato, aperto da poco per una quindicina di anziani. Un piano dell’edificio è stato ristrutturato per loro ed è attivo anche un servizio trasporto per gli spostamenti dal domicilio alla casa e viceversa. Da agosto, inoltre, alla casa Sant’Andrea è attivo un posto sollievo: per circa un mese possono essere ospitati malati gravi, sollevando così per qualche tempo le famiglie. «Questi nuovi servizi - conclude Gaverini - vanno incontro alle necessità del territorio. In questa direzione sta muovendo i primi passi anche la cittadella socio-sanitaria, che sarà a Clusone ma servirà anche tutta la Valle. Con il trasferimento dell’ospedale a Piario e la ristrutturazione degli spazi che attualmente lo ospitano (ristrutturazione di cui si è vicini ad approvare il progetto definitivo, ndr) gli ospiti della casa passeranno da 87 a 99 e 72 di questi andranno nei nuovi locali del «San Biagio». Sarà così possibile potenziare ulteriormente il Centro diurno integrato».

(28/04/2004)

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