A Mapello l’incredulità dei vicini
«Non è possibile, hanno sbagliato»

Sono tutti increduli i vicini di casa di Massimo Giuseppe Bossetti, il 44 enne fermato perché sospettato di essere il presunto assassino di Yara Gambirasio. Fuori dalla casa di via Piana di Sopra si è formato un piccolo capannello di persone.

Sono tutti increduli i vicini di casa di Massimo Giuseppe Bossetti, il 44 enne fermato perché sospettato di essere il presunto assassino di Yara Gambirasio. Nella serata di lunedì 16 giugno, fuori dalla casa di via Piana di Sopra si è formato un piccolo capannello di persone. «Non è possibile, non ci posso credere, hanno sbagliato, non è vero, è una famiglia tranquilla» sono le frasi che ripetono tutti.

«Mai successo niente», aggiunge un vicino. Bossetti fa il muratore, è un artigiano: ha un furgone bianco, ma non chiuso come quello che in molti avevano visto aggirarsi per Brembate Sopra nelle tragiche ore della sparizione di Yara . Questo è scoperto: un vecchio Fiat con le sponde reclinabili. Poco prima delle 20 di lunedì 16 giugno un carro attrezzi ha portato via l’auto dell’artigiano, una Volvo V40, per portarla in via delle Valli, al comando provinciale dei carabinieri.

Una famiglia molto riservata, raccontano, che occupa il secondo piano di una curata palazzina gialla a due piani di questi 50 metri di via: a pianterreno c’è la suocera Adelina, sopra l’appartamento dove Bossetti vive con la moglie Marita. Alle 21 è arrivata una pattuglia della polizia dell’Isola per tenere lontano i curiosi, e ha fatto capolino anche l’avvocato Matteo Anzalone: è entrato pochi minuti nell’abitazione lunedì 16 e si è allontanato senza rilasciare dichiarazioni.

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