A4 come una discarica:
sacchi di rifiuti e vandalismi

Gettare cartacce dall'automobile in piena autostrada, abbandonare rifiuti nei parcheggi del casello, o riempire di graffiti i sottopassaggi che conducono alle fermate dei bus autostradali. Sono solo alcuni dei comportamenti incivili che viaggiano per la maggiore sull'autostrada A4. A due anni dall'inaugurazione della quarta corsia, le infrastrutture adiacenti sono ancora in uno stato di disordine e trascuratezza evidenti.

Completati i parcheggi, installate le fermate per gli autobus e messe a norma le barriere antirumore, il nuovo tratto di A4 è un gioiello da esibire purtroppo in mezzo a un desolante panorama di inciviltà. L'esempio lampante è rappresentato dal parcheggio di Capriate San Gervasio destinato ai pendolari, che affianca l'autostrada, e che da tempo è diventato una vera e propria discarica a cielo aperto. Fra le automobili si trova di tutto: i classici sacchetti della spazzatura contenenti rifiuti gettati alla rinfusa in mezzo al prato, bottiglie di vetro e plastica abbandonate. A terra un tappeto di pacchetti e mozziconi di sigarette, vestiti da buttar via, piatti e bicchieri avanzati dai picnic, oltre a contenitori di tutti i tipi. Non mancano i classici materiali ingombranti che tanti cittadini faticano a portare in discarica.

Negli spazi verdi vengono abbandonati addirittura trapani, pneumatici e parti di macchinari. Lo scorso 20 aprile il nostro quotidiano aveva già documentato la situazione di questo parcheggio pieno di rifiuti. Il quadro però non solo non è minimamente cambiato, ma le cose vanno ancora peggio, con una quantità di rifiuti ancora più alta. In più, i muri sono sempre più «insudiciati» di scritte e pasticci di ogni genere realizzati con le bombolette spray. Ne è un esempio il sottopasso di Trezzo, che oltre ad avere uno degli accessi ostruito per colpa di una perdita d'acqua e un muro che perde materiale, è stracolmo di scritte colorate: a partire dai pasticci, passando per alcune firme incomprensibili, fino ad arrivare agli slogan di carattere politico.

La totale mancanza di rispetto per questi spazi pubblici non solo rovina il territorio, ma riesce anche a procurare dei danni molto fastidiosi agli altri utenti della strada: le strutture che riparano i pendolari dalla pioggia, in alcune fermate degli autobus, si trovano in condizioni precarie. In più sembra diventata praticamente una consuetudine quella di togliere o rovinare di proposito gli orari del servizio della Net (la società che gestisce i collegamenti Bergamo-Milano con i pullman autostradali), con evidenti disagi per chi deve usufruire del servizio. Uno scenario che di sicuro non rende più piacevole il viaggio in questa porzione di pianura.

© RIPRODUZIONE RISERVATA