Accende una rissa per non spegnere una sigaretta: condannato a sei mesi

A metterlo nei guai è stata una sigaretta, che voleva fumare all’interno di un bar di Zogno: quando il gestore gli ha detto che era proibito fumare, un 34enne di Villa d’Almè, ha dato in escandescenze, colpendolo. Non solo: quando sono poi arrivati i carabinieri per sedare la lite, ieri sera intorno alle 22, ha colpito anche loro ed è finito in manette per resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale. Tutto è cominciato nella tarda serata del primo dell’anno, in un bar di Zogno: il 34enne, che si trovava all’interno a bere della birra, ha avuto un’accesa discussione col gestore, degenerata al punto che quest’ultimo ha poi richiesto l’intervento dei carabinieri. Sul posto è giunta una pattuglia della stazione di Serina: i due carabinieri, una volta nel bar, hanno avvicinato il gestore per farsi spiegare l’accaduto, ma quando il 34enne li ha visto arrivare e parlare con il barista, si è avvicinato nuovamente colpendo quest’ultimo con un pugno (cinque giorni la prognosi); non solo: ha anche insultato e colpito i militari, tanto da procurare a uno di loro contusioni a un ginocchio e a un polso, giudicate guaribili in sei giorni. A quel punto il 34enne è stato arrestato per resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale. Questa mattina il giovane, processato per

direttissima, ha ammesso la propria responsabilità: il giudice ha convalidato l’arresto e ha disposto nei confronti dell’uomo gli arresti domiciliari nel comune di Sedrina. In abbreviato lo ha poi condannato a sei mesi di reclusione, con revoca anche della

sospensione condizionale della pena, concessa per una precedente condanna.

(02/01/04)

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