Acqua, la protesta è un «flop»
ma la Provincia rinvia la discussione

La protesta promossa dal sindaco di Aviatico, all’esterno della Provincia, è stato un flop, almeno numericamente parlando. Ma il Consiglio provinciale ha deciso di rinviare al 20 dicembre la discussione sull’aumento del costo dell’acqua.

La protesta promossa dal sindaco di Aviatico, Michele Villarboito, all’esterno del Palazzo della Provincia, in via Tasso, è stato un flop, almeno numericamente parlando. Tuttavia il Consiglio provinciale, ha deciso di rinviare al 20 dicembre la discussione sul piano economico e finanziario di Uniacque, e la conseguente delibera che prevede un aumento del costo dell’acqua di poco meno del 10% (dagli 0,98 euro al metro cubo attuali a 1,077 euro dal 1° gennaio 2014, ma con effetto retroattivo per tutto il 2013).

Solo sei i Comuni rappresentati all’esterno della Provincia. Grone, Azzone, Aviatico, Almenno San Salvatore, Serina oltre a un rappresentante di Castelli Calepio. Con loro anche i rappresentanti di Adiconsum e Federconsumatori, Eddy Locati e Umberto Dolci. Un paio anche gli strisconi a supporto dei manifestanti.

La protesta era stata - «No acqua, no party» - era stata promossa dal sindaco di Aviatico nei giorni scorsi, a seguito di una lettera di fuoco inviata a Uniacque, alla Provincia e ai sindaci protestando in maniera vibrante contro la decisione di un nuovo aumento delle tariffe dell’acqua.

All’interno del Palazzo della Provincia, Forza Italia,(appoggiata da Lega Nord e Udc) ha proposto e fatto passare la decisione di rinviare la discussione per approfondire la situazione.

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