Addio olio rancido al ristorante
Obbligatorio il tappo «anti-rabbocco»

Stop alle vecchie oliere e ai «trucchi» che facevano arrivare olio di scarsa qualità sui tavoli dei consumatori. Dal 25 novembre bar, ristoranti, pizzerie e mense devono essere muniti di contenitori per l’olio extravergine con un «tappo anti rabbocco», un dispositivo che impedisce di riempirle o allungarle con prodotti diversi da quelli indicati sull’etichetta.

Lo prevede la legge europea 213 bis, pubblicata sul supplemento 83 della Gazzetta ufficiale 261 del 10 novembre: chi non rispetta l’obbligo rischia multe fino a 8.000 euro, con la confisca del prodotto. A ricordare la novità è Coldiretti, secondo la quale il tappo anti rabbocco «rappresenta una tutela per produttori, consumatori ed anche per i ristoratori rispetto dalla concorrenza sleale di chi spaccia come extravergine italiano un prodotto importato di bassa qualità».

«C’è stato il tempo sufficiente per adeguarsi – spiega Coldiretti – poiché la norma risale al febbraio 2013 e con la legge comunitaria sono state ora introdotte sanzioni per le inadempienze. Una misura che tutela gli operatori che dal campo alla tavola puntano sul Made in Italy e sulla qualità dell’offerta alla propria clientela ma che aiuta anche l’economia nazionale in un difficile momento di crisi».

L’obiettivo è quello di contrastare una cattiva abitudine: quella di rabboccare l’oliera senza mai pulirla, facendo diventare l’olio rancido, come aveva denunciato lo scorso ottobre anche la trasmissione televisiva Report. Con la nuova legge non si possono più utilizzare i vecchi contenitori, ma solo oliere con un apposito tappo che impedisce il rabbocco.

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