Alpini a Trieste, sognando «Bergamo 2006»

Con la cerimonia dell’alzabandiera in piazza Unità d’Italia, luogo simbolo della storia della Venezia Giulia, hanno preso il via alle 9 di stamani le cerimonie per la 77ª Adunata Nazionale degli Alpini, che si preannuncia come una delle più affollate degli ultimi decenni. Già da ieri pomeriggio, la città giuliana ha cominciato a subire la pacifica invasione di decine di migliaia di penne nere, con i loro familiari, che giungono a Trieste da ogni parte d’ Italia e anche dagli oltre 30 Paesi del mondo in cui operano sezioni dell’ Ana (Associazione Nazionale Alpini). Tra questi i bergamaschi saranno come al solito una delle pattuglie più numerose: 4 - 5 mila penne nere. Gli organizzatori prevedono che per la giornata clou di domenica, quando ottantamila alpini parteciperanno alla tradizionale sfilata di fine adunata a Trieste saranno presenti - oltre ai suoi abbondanti 200.000 abitanti - non meno di altre 350.000 persone.

Alla cerimonia di stamani in piazza Unità hanno partecipato in migliaia, alla presenza delle massime autorità cittadine. Sui due lunghi pili posti al capo della piazza, sul frontemare, sono state esposte la bandiera italiana e quella rosso-alabardata del Comune di Trieste. Quindi, una delegazione dell’Ana si è recata sui «luoghi della memoria» della città giuliana, deponendo corone al monumento ai caduti sul colle di San Giusto, alla Foiba di Basovizza, nella Risiera di San Sabba e al Monumento alla Penna, situato nelle vicinanze della centrale piazza Oberdan. Nel pomeriggio sono previsti gli incontri tra il presidente nazionale e i presidenti delle sezioni Ana estere, l’arrivo del Labaro dell’associazione in piazza della Libertà e della bandiera in municipio. Il costante e continuo arrivo di alpini a Trieste, che stanno allestendo tende e chioschi in ogni piazza, aiuola e qualsiasi spazio dove ciò sia possibile, sta già provocando disagi alla circolazione in alcuni tratti della città.

Tra qualche mese verrà invece scelta la località destinata a ospitare l’adunata 2006 e Bergamo, vent’anni dopo il famoso raduno dell’86, sembra essere in pole position.

«Siamo fiduciosi – conferma il presidente dell’Ana provinciale Antonio Sarti –. La documentazione da consegnare per le valutazioni che verranno svolte nell’ambito del consiglio nazionale è quasi pronta e ci auguriamo che le altre candidature (Cuneo, Latina e Asiago, ndr) non rappresentino una concorrenza insormontabile». Per questo a Trieste bisognerà andare in massa e bisognerà mettercela tutta: per dimostrare che Bergamo il raduno del 2006 lo vuole sul serio.

«Ci accompagneranno sette fanfare – aggiunge Antonio Sarti – e per la prima volta avremo anche i cori alpini, assieme a molti sindaci e all’immancabile presidente della Provincia, Valerio Bettoni. La cornice di sempre, con un pizzico di ulteriore entusiasmo in vista della settantanovesima adunata che potrebbe essere “giocata” in casa».

(14/05/2004)

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