Amministrative: accordo raggiunto
Bergamo, Brescia e Sondrio alla Lega

Bergamo, Brescia e Sondrio alla Lega, Milano e Torino al Popolo delle Libertà: trovata la «quadra» sulle prossime elezioni amministrative tra Lega e PdL al termine della cena ad Arcore tra i vertici della Lega, quelli del PdL e il presidente del Consigli, Silvio Berlusconi.

Approvato anche il federalismo fiscale alla Camera e archiviato il congresso del Pdl, si chiude così la partita tra Popolo della Libertà e Lega nord per le amministrative.

Almeno per le caselle più importanti, visto che il coordinatore Pdl Denis Verdini spiega che ancora si deve lavorare sui dettagli. Il puzzle amministrative si intreccia infatti con il Cda della A2A (la maxiutility milanese e bresciana), la gestione dell'Expo 2015, e anche le nomine Rai, con la Lega che rivendica i capiredattori delle redazioni veneta e lombarda. Senza contare che la tornata elettorale di giugno sarà decisiva per posizionarsi in vista delle Regionali 2010: la Lega non fa mistero di puntare sia alla presidenza del Veneto che a quella della Lombardia.

Ma intanto Silvio Berlusconi può annunciare che con la Lega «abbiamo chiusto tutte le partite aperte» sulle amministrative. E Umberto Bossi certifica il rapporto Speciale che lo lega al premier: «Berlusconi mi ha detto: Ci tieni proprio? Allora va bene. E' un grande».

In Lombardia si giocava la partita più importante, e alla fine l'ha spuntata la Lega: sarà l'attuale sottosegretario all'Economia Daniele Molgora a correre per la provincia di Brescia, compensando la candidatura scontata di Guido Podestà alla provincia di Milano.

Niente da fare per il pidiellino Giorgio Romele, fino alla scorsa settimana in pole per la candidatura di Brescia: si potrebbe però 'consolare' con un posto da sottosegretario. E' infatti lo stesso Silvio Berlusconi a spiegare che sarà un esponente Pdl a sostituire Molgora a via XX settembre: e Romele potrebbe finire proprio là, o in alternativa entrare comunque nell'Esecutivo come sottosegretario allo Sviluppo economico, al posto di Ugo Martinat, deceduto pochi giorni fa.

Incassata la candidatura alla provincia di Brescia, la Lega ha dovuto però rinunciare a quella di Torino: sarà la Pdl Claudia Porchietto a correre per il centrodestra, mentre deve fare un passo indietro Elena Maccanti, giovane deputata leghista su cui puntava il Carroccio. In Veneto la Lega dovrebbe avere tre candidati per le provinciali: Belluno, Rovigo e Venezia.

Soluzione che lascia qualche malumore nell'ala del Carroccio che si riconosce nelle insegne del leone di San Marco: Venezia e Rovigo sono considerate perdenti, e anche a Belluno l'esponente del centrosinistra è considerato un osso duro. Ma la replica del Pdl è secca: «Ce le lasciassero a noi...».

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