Analisi degli spot e due inchieste nei programmi del neonato Osservatorio sull’immagine dei minori

È stato presentato stamane a Milano l’Osservatorio sull’immagine dei minori, promosso da «Pinco Pallino», azienda di moda per bambini, in collaborazione con l’Università degli studi di Bergamo e La Sapienza di Roma. Obiettivo principale della neonata iniziativa è quello di capire qual è l’immagine dei minorenni - e dei bambini in particolare - fornita dalla televisione. In sostanza si cercherà di analizzare come gli spot e i programmi dedicati ai più piccoli, utilizzano la figura di chi non può difendersi, spesso riducendola a «stereotipi pericolosi».

Sotto la lente, due dei programmi dove i bambini sono più presenti: Melevisione sulla Rai, e Genius su Mediaset. Gli esperti hanno messo in evidenza le distorsioni che affiorano valutando i due programmi. In Melevisione - è stato osservato - l’apparecchio televisivo viene mostrato come un essere animato che mangia le mele e quindi produce i cartoni animati: nemmeno il più perverso pubblicitario si spingerebbe a tanto, sostiene Maria d’Alessio, del Comitato scientifico dell’Osservatorio. In Genius, invece, Mike Bongiorno esterna teorie pedagogiche tutte sue rivolgendosi direttamente ai genitori, con esiti perlomeno dubbi. Naturalmente, compito dell’Osservatorio non è solo quello di fare le pulci, ma piuttosto di costruire la consapevolezza di queste distorsioni.

Sono anche in programma due ricerche parallele, i cui risultati saranno pronti verso la fine dell’anno. La prima analizzerà gli spot in onda sulle reti nazionali per catalogare quanto e in che modo vengono utilizzati i minorenni. Secondo un’indagine citata dal neonato Osservatorio, nel 1997 si sono contati 6.589 spot che utilizzavano l’immagine dei minorenni, con bambini che comparivano nel 40% delle inserzioni  pubblicitarie. Il secondo filone d’indagine - coordinato dall’Università degli studi di Bergamo - si occuperà invece di analizzare i programmi televisivi destinati soprattutto al pubblico più giovane, a cominciare dalle poche proposte per bambini attualmente in onda sulle reti nazionali.

(23/04/2004)

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