Un paese attonito, una comunità che non riesce a trovare una spiegazione. Non ci sono parole. «Michael un momento prima era lì, tranquillo come sempre. Poi, in un attimo, si è sentito male. E adesso non c’è più». La famiglia, gli amici, i compagni di scuola piangono una vita spezzata presto, troppo presto. Michael Moioli aveva 12 anni, viveva a Romano con la mamma Nadia, il papà Giovanni e il fratello Daniel di 25 anni. Frequentava la 2ª G alle scuole medie «Enrico Fermi», aveva da poco fatto la Cresima, passava molti pomeriggi all’oratorio, giocava a calcio con gli esordienti della Romanese e coltivava giorno per giorno la sua passione più grande: i motori. «Michael era allegro, era un po’ amico di tutti, con il buon carattere che aveva », dice lo zio Giovanni. Ma oggi Michael non c’è più: un malore l’ha strappato alla sua famiglia in poche ore. Un aneurisma inoperabile, hanno spiegato i medici. Un malore così grave da non lasciare scampo: il ragazzo è morto ieri mattina alle 9, dopo una corsa disperata agli Ospedali Riuniti di Bergamo. Poche ore prima era a scuola e scherzava con i compagni. «Non aveva mai avuto nulla, era sano come un pesce. Quest’anno, poi, non un’influenza, niente di niente. Stava bene. E poi tutto questo, come un fulmine a ciel sereno », dicono ancora i parenti che ieri si sono raccolti nella casa della famiglia in vicolo Ponzetti. Michael si è sentito male nel pomeriggio di venerdì, mentre si trovava a casa della nonna materna, Rita: dopo la scuola era andato a pranzo da lei, che pure abita a Romano. Insieme stavano guardando la tv seduti sul divano, quando lui ha detto di avere un gran mal di testa. Il dolore si è fatto più forte, il ragazzo è scattato in piedi, poi si è appoggiato alla spalla della nonna e ha perso i sensi. Immediato l’allarme, mentre accorrevano la mamma, che gestisce il distributore Tamoil allo «Zenith» lungo la Soncinese, e il papà, carpentiere. L’ambulanza l’ha trasportato d’urgenza ai Riuniti, ma tutto è stato inutile. (05/10/2008)
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