Anmil, la sfida per l’Expo 2015:
«Azzerare le vittime sul lavoro»

Nei quattro anni della crisi (2008-2012) sono stati poco meno di 80 mila gli infortuni sul lavoro che si sono registrati a Bergamo, mentre 89 sono state le morti bianche che si sono verificate nello stesso arco di tempo, con un picco di 21 decessi nel 2012.

Nei quattro anni della crisi (2008-2012) sono stati poco meno di 80 mila gli infortuni sul lavoro che si sono registrati a Bergamo, mentre 89 sono state le morti bianche che si sono verificate nello stesso arco di tempo, con un picco di 21 decessi nel 2012.

I dati sono quelli forniti dall’Associazione nazionale fra lavoratori e invalidi del lavoro (Anmil Onlus) in occasione della 24ª Giornata regionale delle vittime degli incidenti sul lavoro, celebrata domenica 13 aprile a Bergamo con la partecipazione di circa 2 mila persone. La mattina è cominciata con la Messa nella chiesa di San Bartolomeo, è proseguita con un corteo per le vie della città ed è e terminata con un incontro al Centro congressi Giovanni XXIII.

A livello regionale, Bergamo si piazza, in media, dietro a Milano e Brescia nelle due classifiche, mentre indossa la maglia nera in quella delle malattie professionali manifestate, con le 1.069 fatte registrare nel 2012 a rappresentare il dato più alto nell’arco del quadriennio.

Il tutto mentre Milano, e di fatto la Lombardia - Bergamo inclusa -, si prepara a ospitare l’Expo che rappresenta un evento dai tanti risvolti che ruotano intorno al settore imprenditoriale, tra cui quello della sicurezza sul lavoro, tema molto caldo negli ultimi anni. Ecco perché per quest’anno il titolo dato alla giornata è stato «Expo 2015, zero morti sul lavoro» che fissa l’obiettivo ambizioso (e un po’ provocatorio) di azzerare le morti bianche entro un anno.

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