Anziano bergamasco morto a Bolzano
Una sigaretta ha causato l’incendio

Un anziano disabile è morto ed altre cinque persone sono rimaste ferite in un incendio scoppiato, la scorsa notte, in un’abitazione a Bolzano.

I vigili del fuoco e gli operatori della Croce bianca sono stati messi in allarme poco dopo le 2.30: le fiamme erano divampate in un appartamento al piano rialzato di un condominio in Via Duca d’Aosta. Quando sono giunti sul posto, insieme alle pattuglie dei carabinieri e della polizia, però, per l’inquilino dell’abitazione colpita dal rogo non c’era più nulla da fare.

Vittorio Albericci, 71 anni, originario della provincia di Bergamo, ma residente da molti anni nel capoluogo altoatesino, era ormai senza vita. Lo ha ucciso, probabilmente nel sonno, il fumo che aveva invaso la sua casa.

Con Albericci viveva la badante, una 60enne di origine marocchina, che ha riportato una leggera intossicazione da fumo, ma è riuscita a mettersi in salvo saltando dalla finestra. Le fiamme sono rimaste circoscritte all’appartamento in cui si sono sviluppate, ma il fumo si è diffuso attraverso il giroscale anche in altre parti del condominio provocando un principio di intossicazione ad altri quattro inquilini, due donne di 77 e 74 anni e due uomini di 74 e 71 anni. Alcuni di essi sono stati portati in salvo dai vigili del fuoco con l’impiego di un’autoscala. Soccorsi sul posto con i respiratori dal personale medico intervenuto con la Croce bianca, sono stati trasportati all’ospedale di Bolzano.

La procura della Repubblica di Bolzano ha aperto un’inchiesta e posto sotto sequestro l’appartamento per i rilievi necessari alle indagini. Il procuratore capo, Giancarlo Bramante, esclude, però, che venga richiesta l’autopsia sul corpo della vittima.

Albericci è morto nel suo letto, dove da anni lo costringeva una malattia invalidante, e l’ipotesi che si sta facendo strada tra gli inquirenti è che il rogo sia stato provocato da una sigaretta non spenta. L’incendio, infatti, secondo i primi accertamenti compiuti dai tecnici, sarebbe partito proprio dalla stanza dell’uomo, piena di libri e giornali che avrebbero offerto facile esca alle fiamme. Nei prossimi giorni verrà sentita la badante, ora ricoverata in ospedale, per raccogliere altre indicazioni sull’accaduto.

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