Astino, partiti i lavori
Ma la Mia cerca finanziamenti

Astino vuole tornare ai suoi antichi splendori e per farlo la Mia (Misericordia Maggiore), che dallo scorso ottobre ha rilevato le quote della società Valle d’Astino srl, sborsando quasi 7 milioni, lancia la sfida a tutta la città «perché dobbiamo vincerla insieme», spiega il presidente Giuseppe Pezzoni alla platea dell’intermeeting dei Lions. Una sfida decisamente affacinante ma dai grandi costi: almeno una decina di milioni di euro. «Siamo già partiti con i primi interventi di messa in sicurezza ed individuato altre zone critiche dove lavorare, ma adesso si tratta di dare un futuro ad Astino» spiega Pezzoni. Un futuro fatto di note musicali dato che, ormai è deciso da tempo, proprio qui sarà trasferito il Civico istituto musicale.La disponibilità economica di qualche soggetto, come dire, storico (nel senso che era già nell’ipotesi Fondazione di qualche anno fa) c’è già: Banca Popolare, Diocesi, Italcementi. Si guarda con un certo interesse alla Regione, alla Fondazione Cariplo e ad altri soggetti, del mondo finanziario e non. «La Mia si farà carico del coordinamento - continua il presidente della Mia -, ma da sola non ce la può fare. Il recupero sarà trasparente e alla portata di tutti: da qualche giorno il dominio astino.it è nostro, ma questa partita dobbiamo vincerla insieme» chiude il presidente della Mia, «realtà declinazione pratica della sussidiarietà fin dal lontano 1265». (22/05/2008)

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