Astino, si stringono i tempi
Scuola di cucina nel 2016/17

«Finisce l’Expo, ma Astino resta. Anzi riparte da qui. Tutto, ovviamente, gira attorno al contenuto e io continuo a pensare che fare in questo magnifico complesso un centro internazionale di alta formazione sui temi della cucina e dell’ospitalità alberghiera, in collaborazione con l’Università, sia la cosa più interessante».

Il sindaco Giorgio Gori guarda al futuro dell’ex convento: la scuola di alta cucina. Proposta che lui stesso aveva lanciato in campagna elettorale. «Non conta la paternità - rileva -, ma è importante che il Cda della Mia l’abbia fatta sua. Abbiamo sentito tante altre buone idee per Astino, tutte molte suggestive, ma non avevano le gambe per camminare. Bisognava trovare qualcosa che non tradisse lo spirito del luogo, che lo mantenesse visitabile per la comunità, ma che garantisse anche una sostenibilità economica».

Per metà novembre la Mia avrà pronto il progetto esecutivo per adeguare il monastero alle esigenze della scuola e ospitare una parte ricettiva con un piccolo hotel e un ristorante. «Siamo nella fase della verifica, un momento delicato perché con questo studio la Mia poi andrà a raccogliere gli investimenti privati che serviranno a far partire il progetto».

I lavori, a carico della fondazione, potrebbero partire con il nuovo anno, è un intervento stimato tra i 10 e i 12 milioni. Il complesso verrebbe poi dato in affitto. La sensazione è che si vogliano stringere (e molto) i tempi. «Credo che la scuola potrebbe prendere il via con l’anno scolastico 2016-2017» chiosa Gori.

© RIPRODUZIONE RISERVATA