Atb, sui pullman senza biglietto
tra evasione e multe non pagate

Dopo le aggressioni sul pullman, un viaggio sulle linee 8 e 6. Con alcuni dati che fanno riflettere: a Bergamo il tasso di evasione si assesta al 7%, sicuramente un dato virtuoso rispetto al 19%, dato nazionale sulle tratte urbane, che sale al 22,8% su quelle extraurbane.

«L’80% di questi personaggi viaggiano senza biglietto e sono i primi a sedersi, incuranti delle persone anziane, oppure hanno il biglietto e guardano a tutte le fermate se c’è il controllore: se non c’è non lo timbrano (visto più volte sulla linea 6). E poi l’educazione non esiste proprio: mettono i piedi sui sedili, oppure scrivono il nome dell’amata\o sugli schienali».

Questo commento, arrivato da un nostro lettore, in riferimento alla notizia dei controllori aggrediti da un giovane sulla linea 8 qualche giorno fa, ci ha spinto a fare un viaggio a bordo dei pullman Atb. Che non risentono delle ferie e, nonostante non siano zeppi di studenti, restano molto utilizzati dai tanti bergamaschi che si muovono con i mezzi pubblici.

Un viaggio tra la linea 8 e la 6 che, purtroppo, dà ragione al lettore, tra la maleducazione generalizzata, poca attenzione ai più anziani e alle mamme con bambini. Non si conosce il senso civico, i più giovani occupano i sedili senza preoccuparsi di lasciare i posti alla terza età, tra schiamazzi e parolacce. E un dilemma: ma quante di queste persone, bergamaschi e stranieri, pagano il biglietto?

Bergamo, lo dicono i numeri, pare essere una città virtuosa rispetto alla media di evasione nazionale. I dati della ricerca Asstra parlano di un tasso di evasione pesato pari al 19% sulle tratte urbane, che sale al 22,8% su quelle extraurbane. Bergamo, invece, si assesta da alcuni anni al 7% di evasione, con alcune considerazioni importanti: «In questo dato - spiega Gianni Scarfone, direttore di Atb - pesa la presenza di una fetta di recidivi, un numero in crescita nell’ultimo periodo: figure che, per ragioni di emarginazione sociale, soprattutto negli orari serali, utilizza i mezzi pubblici senza pagare il biglietto». Un numero che sta crescendo e che in particolare coinvolge una linea, storicamente sempre sul podio dell’evasione: la linea 8: «Soprattutto nella fascia serale - continua Scarfone - sulla tratta Bergamo-Seriate».

E questo anche se le ore destinate al controllo sono stabilizzate negli ultimi anni: «Ulteriori incrementi, abbiamo verificato, non sortiscono l’effetto sperato - prosegue Scarfone -. In tutto abbiamo una trentina di persone che a turni garantiscono i controlli, ma che svolgono anche la funzione di autisti». Una fascia sociale debole e disagiata, quella dei recidivi, su cui non hanno alcun effetto le azioni di recupero economico. Con un dato generale interessante: «Il recupero sulle sanzioni negli ultimi anni si è assestato a una percentuale superiore al 50%». E anche qui si torna alla crisi economica che tocca inevitabilmente il settore dei trasporti e, pur nel dato virtuoso, bisogna pensare che 6 anni fa quel 7% era stabilizzato sul 5%. A incidere i problemi economici, ma la necessità obbligata a muoversi e a utilizzare i mezzi di trasporto, ma anche l’aumento tariffario che ha portato qualcuno a scegliere la strada del «portoghese».

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