Aumenta il pericolo valanghe sulle Orobie Sconsigliato il fuoripista e lo scialpinismo

Aumenta il pericolo delle valanghe sull’arco orobico e più in generale su quello alpino. Dopo il riscaldamento seguìto alla neve «rossa» con sabbia del Sahara, il freddo arrivato martedì ha consolidato lo strato umido precedente, congelandolo e dandogli notevole resistenza e portanza. Sopra questo «pavimento» si sono depositati i 20 centimetri di neve freddissima e vaporosa di venerdì, un connubio ideale. La condizione di sabato non era pericolosa, sia di fianco alle piste battute sia nei terreni dello scialpinismo. Ma nella notte di sabato e fino alla prima mattinata di domenica hanno ripreso a soffiare forti venti da nord in quota, che sono scesi per qualche ora anche nelle alte valli. Questo vento ha modellato la neve farinosa presente, formando in quota accumuli di neve ventata.

La neve ventata ha una caratteristica molto pericolosa: può spezzarsi improvvisamente in numerosi lastroni, con un caratteristico sibilo, anche solo col passaggio di uno sciatore. Per questo nuovo rischio i Centri nivologici hanno alzato il livello di rischio sulle Orobie da 2 a 3 (su una scala di 5). In alcuni casi, in Lombardia, anche a 4, cioè da marcato a forte. Diventa inevitabile a questo punto il consiglio di rinunciare per il momento ai fuoripista e allo scialpinismo, o quantomeno di evitare il transito su creste, canaloni ripidi o conche dove sia presente questo tipo di neve.

Per quanto riguarda il meteo, la vasta area di basse pressioni che ha raggiunto l’Italia la scorsa settimana, e che staziona sulla Bergamasca ormai da diversi giorni, si sta colmando lentamente. Da oggi, lunedì, avremo finalmente alcune giornate di sole, almeno fino a mercoledì, anche se farà sempre freddo: sui -6 nelle valli e sui -3 in pianura, ben sotto le medie stagionali. Il vento in quota, sui 2.000 metri, sono previste per un paio di giorni temperature sui -13 gradi, prima di un deciso rialzo che si instaurerà verso metà settimana. Questo rialzo dovrebbe coincidere anche con il prossimo cambio del tempo, con nuvolosità in aumento a partire da giovedì.

(29/02/2004)

© RIPRODUZIONE RISERVATA