Aumenti tariffari dei treni Benigni: «Sulla tratta bergamasca ritardi cronici da due anni»

«Durante lo scorso mese di luglio i treni lombardi hanno raggiunto il picco di ritardi da due anni a questa parte, tanto che per trovare un altro periodo così problematico bisogna risalire al terribile inverno 2005-2006. Seconda tra le peggiori linee lombarde è la Milano-Bergamo (via Carnate), che con la Seregno-Carnate-Usmate, unica peggiore, condivide l’amaro di record di aver superato la soglia dell’indice cosiddetto di affidabilità ininterrottamente dal novembre 2006».A denunciare il fatto, riportando dati ufficiali di luglio presenti sul sito di Regione Lombardia – appena pubblicati, appunto, i dati di luglio - è il consigliere regionale del Pd Giuseppe Benigni. «I dati diffusi dalla Regione – dichiara Benigni - dicono che c’è stato in estate un evidente peggioramento complessivo del servizio, di cui non si sentiva il bisogno. Oltretutto da gennaio ai pendolari delle linee più ritardatarie non viene più riconosciuto il bonus sottoforma di sconto del 20% sull’abbonamento del mese successivo, perché il contratto di servizio della Regione con Trenitalia, scaduto a dicembre, non è ancora stato rinnovato».«In questa situazione – spiega il consigliere PD – non è possibile immaginare aumenti consistenti di biglietti e abbonamenti, come quello del 10% che è contenuto nella bozza di accordo sul trasporto ferroviario proposto dalla Regione. La riforma del sistema è necessaria, ma i pendolari sono esasperati per i disagi che devono subire quotidianamente. Si tratta del mancato potenziamento del materiale rotabile, tra l’altro causa del non utilizzo di stazioni appena realizzate, e si tratta di ritardi e soppressioni dei treni, ma anche di scarsa pulizia e di sistemi di riscaldamento o condizionamento che non funzionano, quando non scambiano addirittura una stagione per l’altra. Ogni anno, da anni, le tariffe aumentano, ma i servizi, talvolta, addirittura peggiorano». (30/09/2008)

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