Autunno in altalena: dopo freddo e grandine torna un caldo strano e appiccicoso

Sono due settimane che la lunga estate 2004 è finita veramente, ma la stagione che ne ha preso il posto pare non abbia ancora deciso cosa fare da grande.

Il nuovo autunno ci ha portato nella prima settimana la pioggia; ci ha poi dato alcuni giorni di freddo con la prima neve apparsa sui monti e anche la sorpresa della grandine per un imprevisto temporale fuori stagione in città.

Ma dopo la pausa di sole dello scorso fine settimana, negli ultimi giorni siamo nuovamente tornati sotto un cielo grigio, appiccicato alla terra da nebbie stagnanti a tutte le quote e da un’umidità pesante, resa irritante anche da un nuovo strano caldo dolciastro che la accompagna, ben fuori stagione e anche per questo anomalo e mal sopportato da quasi tutti noi.

È successo che dopo la splendida giornata di sole di domenica scorsa, con le Orobie imbiancate e le temperature nelle Valli scese a picco quasi verso lo zero, le correnti prevalenti dell’atmosfera sono ruotate di nuovo dal Mediterraneo, pompando verso le nostre montagne aria nuovamente molto mite e con un sostanzioso carico di umidità. Le precipitazioni non sono state intense, una manciata giornaliera di pochi millimetri di pioggia distribuiti qua e là in modo debole ed irregolare, a iniziare da lunedì sera e fino a ieri mattina.

Ma la caratteristica più avvertita è stata appunto il marcato rialzo delle temperature, avvenuto a tutte le quote e con un salto positivo di oltre 10 gradi nelle minime, mentre l’aumento nelle massime rimaneva contenuto a causa della copertura nuvolosa.

Si sono notati effetti bizzarri e singolari nell’ambiente. Si è sciolta e messa in movimento verso valle tutta la neve nuova presente sulle Orobie oltre i 1.800 metri, con un evidente e rumoroso contributo nei nostri due principali fiumi, un effetto quasi da disgelo primaverile. E nelle Valli densi strati di nebbia orizzontale, a causa dell’aria tiepida che vi scorreva sopra da meridione.

Per lo stesso fenomeno di condensazione, pavimenti, muri e altre strutture fredde interne delle case nelle valli, che sembravano spruzzati d’acqua, sembravano «trasudare».

Ma il disagio peggiore lo ha avvertito e segnalato il nostro corpo, per un’aria tiepida e satura di umidità, che si respira male e con la quale si sposa alla perfezione l’inquinamento.

Arrivano però buone notizie. La pressione atmosferica è in rimonta sull’Europa centrale, e questo interromperà l’afflusso di aria tiepida e umida da sud, almeno per qualche giorno.

Le prime schiarite di ieri pomeriggio, che dalle Valli si sono estese nella notte anche alla pianura, dovrebbero garantire oggi e domani cielo sereno e temperature oltre le medie di stagione, che saranno molto miti e più avvertite specialmente in montagna.

Ma da lunedì aumenta di nuovo la copertura da sud, con ritorno per qualche giorno del tempo grigio e delle pioggerelle. I grandi centri meteo, che si azzardano a guardare oltre i classici tre giorni di previsione, vedono però un possibile e importante cambio di tendenza verso la fine della prossima settimana.

Potrebbe essere questo l’arrivo del vero autunno e del suo primo vero freddo, che andrebbero a collocarsi nel periodo delle festività dei Santi. Ma sono ipotesi da confermare più avanti. Per il momento godiamoci questo weekend in arrivo, con il suo clima mite e soleggiato. I nostri conti a pareggio con la natura, che prima o poi sempre li sistema, li faremo più avanti.

(23/10/2004)

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