Banda larga, 500 km di cavi
Cattaneo ancora n.1 di Abm Itc

«Finalmente possiamo alzare un po’ lo sguardo dai numeri». E ragionare su come sviluppare un’«autostrada» di banda larga che in provincia di Bergamo già oggi si aggira sui 500 chilometri.

Aldo Cattaneo, nell’assemblea dei soci di pochi giorni fa, è stato confermato dalla Provincia come amministratore unico di Abm Ict, la società (al 100% dell’ente di Via Tasso) che ha realizzato e possiede quella rete in fibra ottica sul territorio bergamasco. Non solo: la novità è che sarà lui direttamente anche a guidare il «braccio operativo» Big Tlc, che della rete è gestore. Il mandato ricevuto da Via Tasso è chiaro: «La parola chiave è: rilanciare - riassume il presidente Matteo Rossi -. Una volta la pubblica amministrazione aveva tra i suoi compiti fondamentali assicurare che venissero portate la luce, l’acqua in tutto il territorio. Oggi, quell’impegno per noi è lo stesso sul fronte della banda larga».

Guardare in avanti è finalmente possibile perché Abm Ict sta uscendo dalle secche di bilanci difficilissimi: grazie anche a una serie di accordi con le banche raggiunti nei mesi scorsi (per un debito che oggi ammonta a 9,5 milioni di euro), ci si è rimessi in carreggiata, e i conti del 2014 per la prima volta si chiudono in positivo per Big Tlc.

Ora, dunque, si lavora al piano industriale per i prossimi anni. Fin qui, l’investimento per realizzare la rete esistente (che serve oltre mille aziende, una settantina di amministrazioni pubbliche, dodici scuole superiori e circa 2.600 famiglie) è stato di 18 milioni di euro. Nel cassetto ci sono una quindicina di progetti, per altri dieci milioni circa.

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