Bas, i sindacati trovano una posizione unitaria

Un documento unitario è stato firmato da Mario Gualeni (Cisl), Maurizio Laini (Cgil) e Roberto Prometti (Uil)

Nel giorno in cui si riunisce il Patto per Bergamo e il presidente della Provincia, Valerio Bettoni, ripresenta il suo progetto che punta a costruire intorno ad Abm il terzo polo energetico regionale (in antitesi alla milanese Aem e alla bresciana Asm, coinvolgendo le Province di Lecco, Como, Sondrio e Cremona) sulla questione Bas Cisl, Cgil e Uil hanno trovato una posizione unitaria.

Per i sindacati sono tre i punti fermi. Il primo: «Il Comune ha affrontato il problema con troppo ritardo, sottovalutando l’importanza della questione». Il secondo: «Occorre valutare con serenità e senso della responsabilità tutte le opportunità in campo». Il terzo: «Le carenze e incapacità sul piano gestionale che hanno caratterizzato questi anni».

Il documento unitario è firmato da Mario Gualeni (Cisl), Maurizio Laini (Cgil) e Roberto Prometti (Uil): un documento che di fatto rimanda la palla alla politica a cui spetta di «assumere una decisione formale sul futuro assetto Bas, con tutte le responsabilità che istituzionalmente le derivano dal mandato di rappresentanza dei cittadini».

Insomma si va al di là della querelle «fusione sì-fusione no», ma che mette sul banco degli imputati sia Palafrizzoni che il management Bas. E così, se fino a qualche settimana fa Cisl e Uil erano favorevoli al progetto Bettoni e la Cgil alla fusione Bas-Acsm Como, ora il fronte sindacale si ricompatta sulla necessità di un’analisi di tutte le opzioni in campo.

(16/05/2003)

Su L’Eco di Bergamo del 17 maggio 2003

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