Bergamo centrale unica d’acquisto
Farmaci, l’Asl può risparmiare il 50%

Risparmio su economia di scala e legame sempre più stretto tra sanità e territorio: sono i principi ispiratori della novità, in campo farmaceutico, entrata in vigore dal 1° novembre.

Parliamo dell’«accentramento» a una unica Asl, quella di Bergamo, dell’acquisto di farmaci che fanno capo al cosiddetto prontuario Pht (prontuario ospedale territorio, sostanzialmente in gran parte farmaci per malattie croniche acquistabili con la ricetta rossa). Per i cittadini e i malati, utenti finali della filiera che va dalle aziende produttrici di medicinali alle farmacie dove si acquistano i prodotti, nella pratica tutto sembrerà invariato, ma la «rivoluzione» varata dalla Regione punta non solo ad avvicinare la sanità sempre più al territorio lombardo, ma anche a garantire un risparmio per l’intero sistema di rete socio-sanitario.

E sarà l’Asl di Bergamo il soggetto deputato a diventare l’unico acquirente alla fonte, cioè alle aziende farmaceutiche, per conto di tutte le 15 Asl del territorio regionale, e sempre l’Asl di Bergamo è il soggetto designato, in base all’accordo tra Regione, Federfarma Lombardia e Asl, all’organizzazione dei magazzini e dello stoccaggio dei farmaci, che verranno quindi poi distribuiti alle farmacie.

«Diventando soggetto unico per tutto il territorio lombardo per l’acquisto dalle case farmaceutiche di farmaci del cosiddetto prontuario Pht è evidente che potremo contare su una possibilità di contrattazione sul prezzo con percentuali di risparmio non indifferenti - spiega Mara Azzi, direttore generale dell’Azienda sanitaria locale di Bergamo -. A oggi solo gli ospedali, per i farmaci di loro esclusiva erogazione, potevano trattare l’acquisto direttamente dai produttori, con sconti anche del 50% sul prezzo commerciale. Ora potremo farlo anche noi».

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