Bergamo e l’Africa sotto lo stesso cielo

L’Africa torna a Bergamo per cantare e raccontare la vita del Continente nero: le guerre e la pace, l’economia, la politica, la gente, la cultura, la religione, la musica, il cinema, l’arte. Dopo la prima edizione dello scorso anno, riparte dopodomani «Sotto lo stesso cielo, Bergamo con l’Africa», la campagna nata per parlare del continente africano, per raccontarne le speranze, la dimensione più vera e profonda, le sue sfide e provocazioni verso i paesi «avanzati». L’iniziativa - che era stata avviata nel 2003 dalle Acli, dal Centro missionario diocesano, dalla Comunità Ruah e dall’Associazione NordSud - si arricchisce per l’edizione di quest’anno della collaborazione del Celim di Bergamo, della Onlus «Chiama l’Africa», dell’Università degli Studi di Bergamo e di altre 21 organizzazioni della Bergamasca.

«Lo scopo di Sotto lo stesso cielo - spiega Giovanni Frigeni, presidente delle Acli di Bergamo - è quello di mettere a fuoco questo continente, che è un continente dimenticato come ci ha ricordato anche il Papa. Lo facciamo, mettendo in relazione tutte le organizzazioni legate all’Africa. Vorremmo, in questo modo, che l’iniziativa acquistasse anche una valenza politica di fronte alle istituzioni e alla società civile».

«Ogni volta che si parla dell’Africa - aggiunge Giugliana Nessi di Chiama l’Africa - si tende a farlo con toni assistenzialistici o di disprezzo. Il nostro è un tentativo di recuperare le civiltà dimenticate, le culture, le usanze al fine di creare un momento di scambio reciproco e paritario. In particolare, quest’anno abbiamo voluto concentrare la nostra attenzione sulla musica e sul cinema africani».

Tra le numerose iniziative in programma c’è anche il contributo del Centro missionario diocesano. La campagna «Sotto lo stesso cielo, Bergamo con l’Africa», che apre ufficialmente i battenti dopodomani, proseguirà per l’intera settimana.

Gli appuntamenti di «Sotto lo stesso cielo, Bergamo con l’Africa»

Si comincia sabato 8 maggio alle 16.30 con una Messa nell’oratorio di Curno presieduta da monsignor Tomè Makhweliha, arcivescovo di Nampula, in Mozambico, e animata da canti africani. Fra le tante iniziative, da non perdere un convegno, mercoledì 12 maggio dalle 9.15 alle 17.30 nella Sala conferenze dell’Università di Bergamo, in via dei Caniana, dal titolo «Conoscenza ed economia per globalizzare l’inclusione». Tra gli altri, interverranno Antonio Amaduzzi e Mario Ceruti, presidi rispettivamente della facoltà di Economia e di quella di Lettere e Filosofia; Francesco Arcucci, professore onorario di Economia e tecnica degli scambi internazionali; il presidente della Provincia Valerio Bettoni e il rettore dell’Università Alberto Castoldi.

Sabato 15 – in anticipo di un giorno rispetto al calendario stabilito inizialmente – al Lazzaretto, dalle 14.30 in avanti, si svolgerà invece la festa conclusiva, durante la quale sarà possibile visitare gli stand delle varie associazioni e divertirsi grazie allo spettacolo e ai laboratori creativi della «Fabbrica dei sogni». Intorno alle 21 si esibiranno i Goree Island Metis e i Pensieri africani di Guido Bombardieri. E per sabato 15 è anche in programma, alle 16 alla Casa del giovane, l’incontro con tutti i parenti dei missionari bergamaschi. Numerose le iniziative anche in provincia, tra cui, mercoledì 12 alle 20.45, il convegno «Combattere l’Aids in Africa: la lotta quotidiana per una speranza nel futuro», nella Sala della Comunità di Villa Carrara a Villa di Serio. E venerdì 14 alle 20.30 nel teatro del Casinò di San Pellegrino è in programma un incontro con don Antonio Mazzi su «Un nuovo sport per una nuova Africa».

(07/05/2004)

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