Bergamo licenzia Bèrghem: via i cartelli

«Tutto è nato con una battuta, poi si è trasformato in un tormentone, infine è diventato provvedimento». Così il sindaco Roberto Bruni commenta la decisione presa dalla Giunta di togliere agli ingressi di Bergamo i cartelli marrone con la scritta «Bèrghem». Una decisione attuata in tempi record visto che la rapidità di esecuzione ha stupito lo stesso primo cittadino. La decisione ha inevitabilmente innescato polemiche. Già nel 2002 la scelta di installare i cartelli «Bèrghem» aveva spaccato la maggioranza di Veneziani (An votò contro), che aveva trovato alleati nella Lega per far passare il provvedimento. Ora Daniele Belotti, il portacolori del Carroccio, annuncia battaglia: «Riporteremo la questione in Consiglio comunale».

Nel frattempo anche in provincia alcune amministrazioni comunali hanno deciso di rivedere i segnali stradali in dialetto bergamasco. Stezzano segue l’esempio di Bergamo e a settembre rimuoverà la segnaletica in vernacolo. Gandino invece non fa dietro front e manterrà i cartelli in dialetto, sia pure in formato più ridotto. Infine a Bonate Sopra si è deciso di far slittare al momento ogni discussione sulla segnaletica stradale.

(20/08/2004)

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