Bimbo di un anno sta per soffocare
Salvato da una mamma di Bolgare

Una giovane mamma ha salvato la vita ad un bambino di un anno che stava soffocando, a Bolgare, con un pezzo di plastica: è successo domenica pomeriggio in via Al Santuario.

Una giovane mamma ha salvato la vita ad un bambino che stava soffocando, a Bolgare: è successo domenica pomeriggio in via Al Santuario.

La mamma è Consuelo Dragone, casalinga 25enne originaria della Puglia, mamma di due bambini di 4 e 3 anni. Domenica pomeriggio si trovavano a giocare in un cortile pubblico vicino casa, al civico 5. Verso le 18,30 con loro c’era una vicina di casa con il proprio figlioletto di un anno. «Ho visto quel bambino che stava diventando viola e respirava a fatica. – ricorda la 25enne –. Ho subito reagito. L’ho preso in braccio, gli ho aperto la bocca e ho visto che in gola aveva un pezzo di plastica della confezione dei fazzoletti di carta. È stato molto impressionante, un incubo. Mi sono messa nei panni di quella mamma. Anche a me era successa la stessa cosa, in passato, con mio figlio: stava soffocando con un pezzetto di sedano che aveva mangiato, sono riuscita a mettergli le dita in gola e ho evitato il peggio».

«Tutto è durato 5 minuti – prosegue Consuelo Dragone ricordando quei momenti di apprensione –. L’ho capovolto dando dei colpetti dietro la schiena, ma non migliorava nulla perché probabilmente la plastica era bagnata e si era appiccicata in gola».

La tensione è cresciuta perché il bimbo continuava a respirare male. Tutto avveniva sotto lo sguardo impietrito della madre, che era sconvolta e non riusciva a far nulla per salvarlo. «Ho detto alla mamma del bimbo di togliergli la plastica dalla gola, ma lei aveva troppa paura – riferisce la Dragone –. Inoltre parlava male l’italiano perché è tedesca e non riuscivamo a comunicare molto. Mi si è avvicinata la sorellina del piccolo: la bimba mi ha detto di aiutare il fratellino».

La dolcezza della piccola e la sua richiesta d’aiuto han dato il coraggio necessario alla giovane Consuelo Dragone. «Mi tremavano le gambe ma dovevo farlo: – racconta la 25enne –, gli ho messo il dito in bocca riuscendo ad estrarre quel pezzo di plastica che lo stava soffocando. Avevo i miei figli davanti agli occhi in quel momento». Per fortuna tutto si è concluso positivamente e si è così evitata la tragedia. Non è stato necessario l’intervento del 118.

© RIPRODUZIONE RISERVATA