Boom di furti, Treviolo ha paura
Uno stillicidio fra Albegno e la Roncola

Sembrava un’oasi felice dimenticata dai ladri e invece nel giro di pochi mesi anche Treviolo si ritrova a contare molti furti. I primi segnali del fatto che qualcosa stesse cambiando sono arrivati a novembre con le prime denunce. Poi a dicembre, soprattutto nel periodo natalizio.

Sembrava un’oasi felice dimenticata dai ladri e invece nel giro di pochi mesi anche Treviolo si ritrova a contare molti furti. I primi segnali del fatto che qualcosa stesse cambiando sono arrivati a novembre con le prime denunce. Poi a dicembre, soprattutto nel periodo natalizio, il boom che sta proseguendo ancora in questo mese di gennaio.

Le modalità dei «colpi» sono sostanzialmente simili in tutta la provincia. Agli autori non mancano certo abilità e l’astuzia visto che a Treviolo sono ben 21 le telecamere di videosorveglianza disposte su tutto il territorio, ma le registrazioni a poco sono servite.

Da una parte perché i malviventi agiscono riuscendo a sfuggire l’occhio delle telecamere e puntano principalmente alle abitazioni limitrofe al centro abitato e dall’altra perché anche quando le telecamere «pizzicano» gli autori si fa fatica a studiare volti e connotati.

In paese serpeggia il timore ormai e in Comune si cerca di rimettere ordine anche se le polemiche non mancano. «È una situazione molto delicata che sta creando comprensibilmente ansia e tensione – spiega il sindaco Gianfranco Masper – anche perché dal punto di vista sicurezza siamo sempre stati abbastanza tranquilli. Non ci sono zone più colpite di altre ma abbiamo notato che tra Albegno e la Roncola si registrano più episodi».

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