Borgo S. Caterina e la movida
«25 esposti, nessuna soluzione»

Venticinque esposti al Comune in cinque anni e 550 firme in calce a una petizione: sono i numeri della protesta dei residenti di Borgo Santa Caterina, in guerra dal 2009 contro gli effetti collaterali della movida.

Con l’arrivo della stagione fredda - dicono i residenti - il panorama non cambia: migliaia di giovani in strada sino a notte fonda, schiamazzi e cori da stadio, musica ad alto volume, strade sporche e invase dalle auto.

«Abbiamo passato un’estate difficile nonostante la pioggia, che dopo una certa ora ci dava una mano spingendo le migliaia di persone che stazionavano in strada con i bicchieri in mano ad andarsene, ma negli ultimi mesi la situazione non è migliorata, chi vive qui tre notti su sette (mercoledì, venerdì e sabato, le sere in cui i locali abbassano le saracinesche dopo l’una, ndr) continua a non chiudere occhio» fa notare Tullia Valsecchi, presidente del Comitato dei residenti del borgo, che descrive così l’ultima serata di Halloween : «Non siamo riusciti a prendere sonno prima delle quattro, e la mattina per uscire dai garage con le auto abbiamo dovuto armarci di ramazze e ripulire la strada dai vetri rotti». Nessuna fotografia a testimoniare l’ennesima nottata difficile.

«Siamo stanchi di farne e di ricevere insulti e minacce ogni volta che apriamo le finestre. Sappiamo di residenti invitati a scendere in strada per “regolare i conti” da avventori dei locali che si sono trovati le multe sulle auto in divieto di sosta. Se ci lamentiamo ci bloccano i citofoni per farli suonare a oltranza, per non parlare della signora che, al culmine dell’esasperazione, ha tirato un secchio d’acqua in strada e si è vista esplodere una bomba carta in cortile». Con la protesta crescono i timori di ritorsioni.

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