Bossetti non risponde agli inquirenti

La folla all’uscita grida «Assassino»

Si chiama Silvia Gazzetti l’avvocato di ufficio affidato a Massimo Bossetti: «L’accusa è di omicidio, il mio assistito è tranquillo e per il momento si è avvalso della facoltà di non rispondere». Alle 21,30 il trasferimento in carcere, tra gli insulti della gente, che ha applaudito a scena aperta il pm Ruggeri e gli inquirenti.

Si chiama Silvia Gazzetti l’avvocato di ufficio affidato a Massimo Bossetti, il presunto omicida di Yara Gambirasio.

Il legale nel tardo pomeriggio di lunedì 16, dopo l’interrogatorio di Bossetti, ha detto: «L’accusa è di omicidio, il mio assistito è tranquillo e nega l’addebito. Per il momento si è avvalso della facoltà di non rispondere».

Il pm ha 48 ore dal fermo per chiedere la convalida e il gip ha altrettante 48 ore per confermarla. Poco prima delle 21,30 di lunedì 16 giugno Bossetti è stato trasferito nel carcere di via Gleno: fuori dalla caserma si era nel frattempo formata una piccola folla di persone che ha accolto il piccolo corteo di auto con pesanti insulti all’indirizzo di Bossetti: «Assassino, devi morire». Le forze dell’ordine hanno dovuto tenere a bada le persone, che pochi minuti dopo hanno riservato bel altro trattamento al Pm Letizia Ruggeri e agli inquirenti che hanno seguito il caso, accolti da applausi a scena aperti e incitamenti.

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