«Bossetti pericoloso, resti in cella»
Mercoledì 8 il verdetto della Cassazione

Udienza in Cassazione a Roma sull’istanza di scarcerazione di Massimo Bossetti, il muratore di Mapello in cella per l’omicidio di Yara. Il sostituto procuratore generale Giuseppe Corasaniti dice no. Il verdetto dei giudici è atteso nella mattinata di mercoledì 8 luglio.

Massimo Bossetti, l’operaio accusato di aver ucciso la tredicenne Yara Gambirasio, deve rimanere in carcere perché «esiste ancora il rischio di reiterazione del reato». Lo ha sottolineato il sostituto procuratore generale della Cassazione, Giuseppe Corasaniti nella sua requisitoria, conclusasi nel primo pomeriggio del 7 luglio, davanti alla Prima Sezione penale della Suprema Corte. I legali di Bossetti hanno invece chiesto la scarcerazione del loro assistito che è sotto processo a Bergamo.

A rendere nota la richiesta del pg di «rigetto» del ricorso della difesa di Bossetti è stato l’avvocato Claudio Salvagni. Ad avviso del pg, secondo quanto ha riferito Salvagni all’Ansa, Bossetti «è ancora pericoloso». Il rischio di reiterazione del reato è lo stesso in base al quale, lo scorso 25 febbraio, la Cassazione aveva già detto «no» alla prima richiesta di scarcerazione di Bossetti presentata alla Suprema Corte.

L’avvocato Salvagni ha inoltre spiegato che questa nuova istanza è stata presentata perché all’udienza del 25 febbraio «non era stata valutata la questione del dna mitocondriale». La prossima udienza, per Bossetti, innanzi alla Corte d’Assise di Bergamo, è fissata per il 17 luglio.

La decisione della Cassazione si conoscerà probabilmente nella mattinata di mercoledì 8 luglio. Yara Gambirasio, la ragazzina tredicenne di Brembate, scomparve il 26 novembre 2010 e il suo corpo venne ritrovato solo il 26 febbraio 2011.

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