Bossetti torna in aula il 17 luglio - foto e video
«Più tranquillo, ho fiducia della giustizia»

I giudici della Corte d’Assise di Bergamo decideranno il prossimo 17 luglio sulle eccezioni preliminari sollevate dalla difesa di Massimo Bossetti a cui si è opposta la Procura.

I giudici, sempre in quella data, decideranno anche sull’ammissione in aula delle telecamere. Anche in questo caso il pm e le parti civili non hanno dato il loro consenso. L’ udienza è stata quindi rinviata al 17 luglio alle 10.30.

Il pm Letizia Ruggeri, nel negare il suo assenso alle telecamere, ha spiegato di voler evitare «una spettacolarizzazione di questa tragedia». «Devo anche rilevare - ha aggiunto - che alcuni organi di informazione non si sono comportati correttamente diffondendo notizie che non dovevano essere diffuse». Anche la famiglia di Yara Gambirasio non ha dato l’assenso mentre la difesa di Massimo Bossetti si era associata alla decisione delle parti civili.

In aula non c’era particolare tensione: il pubblico ha ascoltato in silenzio , solo in poche occasioni la pm, stizzita, ha chiesto di ridurre il vociare di sottofondo. Presenti fuori dall’aula studenti universitari, curiosi e i membri del Gruppo Fb che seguono il caso con dei cartelli all’insegna dell’innocenza di Bossetti: alcuni di loro sono stati identificati dalla polizia.

Glaciale, sguardo assente, Bossetti non ha tradito alcuna emozione, muovendosi pochissimo dalla sua postazione.

«Mi sento più tranquillo, ho molta fiducia nella giustizia»: così ha detto Massimo Bossetti al suo legale, Claudio Salvagni, che si è intrattenuto con lui per qualche minuto a udienza conclusa. Il muratore ha seguito le prime fasi del processo con molta attenzione e senza mai distrarsi.

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