Buonuscita d’oro, è polemica
La Provincia: «Caso eccezionale»

Le ragioni sono «eccezionali e meritorie», spiegano dalla Provincia. Ma di questi tempi la notizia di una buonuscita d’oro al dirigente del Settore finanziario di Via Tasso fa comunque accapponare un po’ la pelle .

Le ragioni sono «eccezionali e meritorie», spiegano dalla Provincia. Ma di questi tempi la notizia di una buonuscita d’oro al dirigente del Settore finanziario di Via Tasso fa comunque accapponare un po’ la pelle a quelli che la Cgil definisce «lavoratori di serie B».

È proprio la Funzione pubblica del sindacato a sollevare il caso, rendendo nota una delibera della Giunta Pirovano (risalente all’ottobre-novembre scorso, ma in vigore da febbraio) con cui si accolgono le dimissioni consensuali del dirigente in questione, accordandogli, oltre al normale trattamento di fine mandato maturato («non poca cosa, visto che per un dirigente la retribuzione lorda è di 100 mila euro l’anno», precisa il sindacato), «un’ulteriore buonuscita di 24 mensilità, pari a un importo lordo di 179.449,19 euro».

Una decisione che ha subito suscitato le perplessità dell’organizzazione sindacale, come ricorda Marco Brumana della Fp Cgil. «In un momento come questo, in cui si riducono le spese per il personale, si bloccano le assunzioni e si parla di futuro incerto per l’organico vista la riorganizzazione delle Province – spiega Brumana – ci è sembrato quantomeno infelice un trattamento economico aggiuntivo che opta per il massimo delle mensilità possibili, e quindi sceglie la via più onerosa per la Provincia».

Dalla Provincia, però, si difendono, accusando la Cgil di «atteggiamento ingeneroso». «Forse Brumana non conosce le ragioni del distacco del dirigente, altrimenti non avrebbe assunto questa posizione», premette il vicepresidente di Via Tasso Giuliano Capetti. «Il dirigente ha un grave problema familiare. Avrebbe potuto stare a casa mantenendo il posto di lavoro per due anni, con il riconoscimento dei contributi maturati. Invece ha preferito dimettersi per stare vicino alla propria moglie, senza nemmeno maturare il diritto alla pensione».

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